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Cronaca

60mila euro per rifare il bagno: artigiano finisce nei guai

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'anziana, 91 anni, ha sborsato oltre 60mila euro per ristrutturazione del bagno con materiale non di qualità

Circonvenzione d'incapace: con questa accusa i militari della Guardia di Finanza di Ravenna hanno arrestato venerdì mattina in flagranza di reato un artigiano pugliese di 47 anni ed un operaio romeno di 53 anni. Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, i due si procuravano clienti con la consegna porta a porta di volantini pubblicitari a nome “Tony” distribuiti nel ravennate, cesenate e forlivese. Nel caso scoperto a Ravenna hanno tentato di carpire, per l’ennesima volta nel giro di pochi giorni, la buona fede di un’anziana ravennate (92 anni) paventando la necessità di eseguire importanti lavori di ristrutturazione - in realtà inutili - di un piccolo bagno del suo appartamento sottraendole oltre 63mila euro in poco più di una settimana, abusando della sua avanzata età.

I finanzieri, dopo aver ricevuto la denuncia da parte del figlio dell’anziana, hanno identificato i due responsabili e si sono appostati fuori dall’abitazione in attesa di una ulteriore consegna di denaro. Dopo il pagamento della somma richiesta dai due soggetti, i finanzieri sono intervenuti riscontrando, tra le banconote in possesso dei malfattori, 8 biglietti da 50 euro già messi a disposizione dalla parte e precedentemente annotati ed identificati, potendone così immediatamente riscontrare la provenienza. I due malviventi,appena fermati, hanno invece dichiarato di non essere mai stati prima in quella casa e che erano stati dall’anziana solo per un preventivo di imbiancatura delle pareti.

Per entrambi è scattato l’arresto in flagranza di reato. La successiva perquisizione a casa del 47enne ha fatto emergere la disponibilità dell’uomo di oltre 400mila euro euro e importanti investimenti in strumenti finanziari di dubbia provenienza per altri 180mila euro. L’attività edile in nero è risultata completamente sconosciuta al fisco perché il titolare, negli ultimi 5 anni, non ha mai dichiarato altri redditi se non la pensione di invalidità civile. Gli immediati riscontri sulla documentazione sequestrata hanno dimostrato che le somme sottratte agli anziani sono finite nei libretti postali del sedicente artigiano, un evasore totale che oltre a frodare il fisco sfruttava l’inconsapevolezza di persone anziane per sottrarre a loro soldi non dovuti. Il giudice Antonella Guidomei (pubblico ministero Vincenzo Antonio Bartolozzi) ha stabilito la misura degli arresti domiciliari per l'artigiano, mentre il 53enne è tornato in libertà. L'operaio ha chiarito di essersi presentato a casa della donna solo a lavoro iniziato.

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