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Giardino Amadesi, FI: "Covo di sporcizia e spaccio"

Il gruppo consiliare Forza Italia, guidato da Alberto Ancarani, presenta un'interrogazione in merito allo stato di salute del giardino Amadesi

Il gruppo consiliare Forza Italia, guidato da Alberto Ancarani, presenta un'interrogazione in merito allo stato di salute del giardino Amadesi. Il giardino, di proprietà comunale, ha formalmente due accessi: uno da via Don Bosco, traversa di via Carducci, e uno da via Alberoni, al confine con Palazzo di Teodorico.

"Il parco, per la cui strategicità turistica basterebbe evidenziare che su di esso insiste l’abside di Sant’Apollinare Nuovo, è lasciato all’incuria e al degrado in particolare per quanto riguarda il passaggio che lo collega a via Alberoni - sottolinea Ancarani - Poco più di un anno fa il cancello di via Alberoni a cui il parco sarebbe collegato venne chiuso, e ora è preda di sterpaglie e sporcizia, oltre a essere un rifugio perfetto per malintenzionati e in particolare per lo spaccio, nel quale è facilissimo incappare stando anche solo 5 minuti in zona".

Da un anno il giardino è raggiungibile esclusivamente da via Don Bosco "e dunque è ancora più facile per i malintenzionati trasformarlo in terra di nessuno, essendo inevitabilmente meno frequentato dalla cittadinanza. Inoltre gli episodi di teppismo sono all’ordine del giorno, con periodiche manomissioni della sbarra di ingresso per gli abitanti dei palazzi confinanti oltrechè per quanto riguarda le panchine del giardino stesso - continua il capogruppo - Si tratta di un bene patrimonio del comune di Ravenna in una zona centralissima della città e l’effetto per chi vi si trovi di passaggio è quello di una incuria notevole in particolare per quanto riguarda il passaggio sotto il palazzo confinante a Sant’Apollinare, passaggio anch’esso di proprietà esclusiva del comune e trasformato in una vera e propria latrina".

"Appare necessario che il comune dimostri quanto prima di essere consapevole dello stato in cui versa il proprio bene e a tal fine è urgente imbiancare, pulire e risanare totalmente il passaggio sotto il palazzo che congiunge il giardino a via Alberoni, curare la vegetazione del marciapiede che costeggia l’area del palazzo di Teodorico al fine di renderlo nuovamente fruibile, riaprire il cancello di via Alberoni e prevedere un servizio di guardiania anche minimo, perlomeno che si occupi dell’apertura e chiusura al mattino e alla sera di detto cancello, oltre a organizzare maggiori passaggi della Polizia Municipale oppure dell’Associazione Carabinieri in congedo oppure degli Assistenti Civici affinchè i malintenzionati possano perlomeno avere la percezione che il parco non sia di loro proprietà - conclude Ancarani - Chiediamo se l'amministrazione è consapevole di tale degrado e quali siano i programmi per risolvere con urgenza i problemi di cui sopra".

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