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Cronaca

Le piene dei fiumi attraversano i centri abitati: allerta massima, ma nessuna criticità

In queste ore sono in transito le onde di piena del fiume Savio a Castiglione, del Ronco a Coccolia, del Montone a San Marco e del Lamone a Mezzano

Il sindaco Michele de Pascale, autorità comunale di Protezione civile, e il dirigente della Protezione civile Gianni Gregorio hanno effettuato lunedì sera un sopralluogo sul Savio, sul Ronco e sul Montone, dove continuano i presidi, come sugli altri fiumi, di forze dell’ordine, volontari, tecnici di tutti gli enti preposti, personale della Agenzia regionale di protezione civile e del Comune, Polizia locale. In queste ore sono in transito le onde di piena del fiume Savio a Castiglione, del Ronco a Coccolia, del Montone a San Marco e del Lamone a Mezzano.

I livelli del fiume Savio sono calati, sia nel territorio comunale che più rapidamente a monte. A Matellica diminuito il livello di 30 cm; a Castiglione, dopo il colmo alle 20.30 di 9,80 m, si è  abbassato il livello di 12 cm in 2 ore; a Savio, raggiunto il colmo alle 21.30 con un livello di 6,70 m ora si è  abbassato a 6,67 (3 cm) in 1 ora. È stato riaperto al traffico il ponte a Matellica e la viabilità nel centro di Cannuzzo.

La situazione permane quindi di estrema delicatezza, ma al momento non si segnalano criticità tali da determinare la necessità di chiudere strade, modificare la viabilità o evacuare altre persone oltre a quelle già evacuate nella zona rossa della chiusa San Bartolo. L'allerta è massima (è in vigore allerta rossa numero 39 fino alla mezzanotte di martedì) anche in relazione all’andamento della marea. 

L'amministrazione comunale raccomanda "di stare lontani da fiumi e argini e di uscire di casa solo se strettamente indispensabile. Qualora necessario saranno forniti aggiornamenti". Queste le buone pratiche da mettere in atto in caso di rischio idraulico: "allontanarsi tempestivamente dalle zone allagabili, e qualora non sia possibile, recarsi ai piani più alti delle abitazioni e attendere l’arrivo dei soccorsi; non accedere ai locali interrati, seminterrati o scantinati; portare ai piani più alti delle abitazioni i beni di prima necessità (viveri); pportare ai piani più alti delle abitazioni eventuali sostanze inquinanti; staccare la corrente elettrica evitando, in tale operazione, di venire a contatto con l’acqua. Se non si possono portare in un posto sicuro, liberare gli animali. Se si è in macchina, procedere lentamente senza fermarsi: in caso di arresto del veicolo spegnere il motore".

Tra le buone pratiche quelle di "non accedere ai sottopassi; non accedere agli argini dei fiumi, alle aree golenali o ai capanni da caccia e pesca. Se si è all’aperto cercare di raggiungere il punto più alto evitando assolutamente i ponti". "Dopo l’esondazione, evitare di collegare elettrodomestici alla presa di corrente, non bere acqua dai rubinetti (potrebbe essere inquinata), utilizzare il telefono solo in caso di emergenza. Si ricorda che per emergenze si possono contattare il 112 e lo 0544 219219".

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