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Cronaca

"A scuola nel mondo": undici studenti di Ravenna ai nastri di partenza

Venerdì presso la Sala Consiliare del Comune di Ravenna: premiazione dei vincitori del bando di concorso di Intercultura alla presenza delle autorità, delle volontarie, delle famiglie e delle scuole.

Da Ravenna, al mondo! Anche nella provincia di Ravenna, infatti,  si conferma il desiderio delle famiglie italiane di arricchire la formazione dei propri figli con un'esperienza internazionale. Partiranno adolescenti e torneranno uomini e donne più pronti a prendere in mano le loro vite e a muoversi con maggiore disinvoltura nella nostra società sempre più globalizzata e interdipendente.

In tutta Italia sono stati quasi 7.000 gli studenti che hanno partecipato al bando di concorso dell'Associazione Intercultura per poter aderire a uno dei programmi proposti: un intero anno scolastico nella maggioranza dei casi, oppure un periodo da 2 a 6 mesi sempre per andare a scuola all'estero o, in alternativa, un soggiorno linguistico della durata di un mese durante l'estate. Ad essere selezionati sono stati in circa 2.300 gli studenti italiani  (l’anno scorso sono stati 2.225), che a partire da fine giugno prenderanno il volo verso tutti i continenti. Molti di loro, circa i tre quarti,  lo faranno grazie alle centinaia di borse di studio, totali o parziali,  che Intercultura è riuscita a mettere a loro disposizione grazie al proprio fondo interno o grazie a uno delle tantissime aziende ed enti sponsor che sostengono il programma. 

Tra questi, 11 sono gli studenti selezionati dai volontari di Intercultura del Centro locale di Ravenna:

    •    Silvia B. di Fusignano, studentessa presso il Liceo Ricci Curbastro di Lugo, che partirà per un programma trimestrale in Francia, grazie ad una Borsa di Studio INPS. 
    •    Francesca C. di Villanova di Ravenna, studentessa presso l’ITIS Nullo Baldini, che partirà per un programma annuale in Russia, grazie a una Borsa di Studio INTERCULTURA.
    •    Francesca C. di Ravenna, studentessa presso il Liceo Musicale di Forlì, che potrà partire per un programma annuale nei Paesi Bassi, grazie ad una Borsa di Studio HERA. 
    •    Camilla M. di Ravenna, studentessa presso l’ITS Morigia, che potrà partire per un programma annuale in Danimarca, grazie a una Borsa di Studio INPS.
    •    Blanca F. di Ravenna, studentessa presso il Liceo Classico Dante Alighieri, partirà per un programma annuale negli Stati Uniti.
    •    Lucia M. di Lugo, studentessa presso il Liceo Ricci Curbastro di Lugo, partirà per un programma trimestrale in Svizzera, grazie ad una Borsa di Studio INTERCULTURA.
    •    Greta S. di Ravenna, studentessa presso il Liceo Scientifico A.Oriani, partirà per un programma bimestrale in Australia, grazie ad una Borsa di Studio INTERCULTURA. 
    •    Filippo T. di Ravenna, studente presso il Liceo Scientifico A.Oriani, partirà per un programma Estivo nel Regno Unito.
    •    Sveva V. di Russi, studentessa presso il Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza, partirà per un programma Estivo in Irlanda.
    •    Eleonora V. di Bagnacavallo, studentessa presso l’Istituto Tecnico Compagnoni di Lugo, partirà per un programma annuale a Panama.
    •    Paolo Z. di Russi, studente presso l’ITS Perdisa di Ravenna, partirà per un programma annuale in Norvegia, grazie ad una Borsa di Studio INPS. 

Gli 11 studenti stanno attualmente partecipando a una serie di incontri di formazione organizzati dai volontari di Intercultura di Ravenna per poter non solo arrivare preparati ad affrontare i momenti più belli, ma anche quelli più complessi della loro esperienza all’estero, ma soprattutto sfruttare al meglio questa irripetibile opportunità che viene loro data di entrare in contatto con una cultura diversa dalla propria di origine, ospiti di una famiglia e frequentando una scuola locale. Non basta un viaggio all’estero o conoscere una lingua straniera per diventare “cittadini del mondo”: grazie alla formazione impartita, questi adolescenti impareranno a entrare nel profondo della società ospitante, comprenderne le caratteristiche meno visibili, confrontarle con la propria identità nazionale. Ritorneranno in Italia come persone mature, indipendenti, autonome, ma soprattutto dotati della consapevolezza di essere “un ponte tra le culture” in un momento storico dove la crisi del dialogo interculturale è sempre più acuita nonostante viviamo in un mondo globalizzato e interconnesso.

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