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Cronaca Viale del Commercio

Vendevano frutta e verdura abusivamente: multati dalla Polizia Municipale

Per il legale rappresentante di un'azienda cervese sono scattate sanzioni per 3mila euro, per aver affisso, a Savio, circa una decina di cartelli, delle dimensioni di cm 150 x 60, pubblicizzanti l'attività

Una cinquantina di persone identificate; altrettanti controlli effettuati negli esercizi commerciali e pubblici del territorio comunale i quali, in cinque casi, hanno prodotto segnalazioni ai preposti uffici comunali, per i provvedimenti di competenza. Questa, in sintesi, l’attività svolta, dall’inizio dell’anno, dall’Ufficio Polizia Commerciale e Tutela del Consumatore della Municipale, avviata sia d’iniziativa che in seguito ad esposti di associazioni di categoria o cittadini, finalizzata a verificare il rispetto della normativa in materia.

Tra i principali interventi effettuati si segnalano alcune irregolarità accertate nei confronti di commercianti su aree pubbliche, nella fattispecie produttori agricoli, che vendevano frutta e verdura in Piazzale del Commercio e via Cella/intersezione Ravegnana, in forma abusiva o sostando oltre il tempo strettamente necessario a servire i clienti. Per il legale rappresentante di un’azienda cervese sono scattate sanzioni per 3mila euro, per aver affisso, a Savio, circa una decina di cartelli, delle dimensioni di 150 x 60 centimetri, pubblicizzanti l’attività, senza la prescritta autorizzazione. Sempre in tema di pubblicità abusiva, il titolare di un esercizio commerciale del centro storico è stato multato, ai sensi del vigente Regolamento, per aver pubblicizzato, attraverso l’installazione di specifico cartello, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande annessa al proprio punto vendita.

A tal riguardo la normativa prevede che “….gli esercizi di vicinato del settore non alimentare, ubicati nella Città di Ravenna, possono integrare con la somministrazione la medesima attività commerciale, ispirandosi alle emergenti tendenze del “punto di acquisto” che diventa “punto di permanenza”, richiedendo il rilascio di autorizzazione per l’apertura di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande. In tali casi l’attività di vendita resta quella principale mentre la somministrazione si propone unicamente come servizio aggiuntivo e, pertanto, secondario, nel rispetto comunque della normativa edilizia, igienico - sanitaria e della sorvegliabilità nonché dei requisiti professionali. La superficie dedicata alla somministrazione non potrà comunque superare i 25 metri quadrati. La suddetta attività di somministrazione non potrà essere trasferita in altra sede se non congiuntamente all’attività commerciale.  Trattandosi tra l’altro di attività di servizio rivolta peculiarmente ai clienti dell’attività principale, non è consentita la pubblicizzazione della stessa in qualsiasi forma, compresa altresì l’installazione di insegna specifica”.

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