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Cronaca Faenza

Accoltellò connazionale per birra e sigaretta negate: si aprono le porte del carcere

L'individuo, che era stato condannato per l'episodio a due anni di reclusione per apina aggravata, lesioni personali aggravate e porto illegale di arma da taglio, deve scontare circa un anno di reclusione

Aveva accoltellato un connazionale che si era rifiutato di offrirgli una birra ed una sigaretta, per poi rapinarlo del portafogli. Dopo aver scontato un periodo agli arresti domiciliari, si sono aperte le porte del carcere di Ravenna per M.F., un marocchino di 23 anni. L'individuo, che era stato condannato per l'episodio a due anni di reclusione per apina aggravata, lesioni personali aggravate e porto illegale di arma da taglio, deve scontare circa un anno di reclusione.

L'episodio si è consumato il 12 novembre del 2013 all'esterno di un locale di Naviglio. All’epoca i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile erano intervenuti al pronto soccorso dell'ospedale manfredo, dove la vittima era stata accompagnata d’urgenza a seguito delle ferite all’addome ed polso sinistro provocate da tre fendenti ricevuti dal suo aggressore. Quest'ultimo venne rintracciato nella sua abitazione con gli indumenti ancora sporchi di sangue.

Il connazionale ferito, dopo un breve ricovero, era stato dimesso dall’ospedale con dieci giorni di prognosi. Il suo aggressore, arrestato con l’accusa di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e porto illegale di arma da taglio, è stato in seguito processato e condannato a due anni di reclusione. Dopo aver scontato un periodo agli arresti domiciliari, il pm Cristina D’Aniello ha ordinato ai carabinieri di procedere alla sua carcerazione dovendo scontare circa un anno di reclusione.

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