Acmar, dipendenti a rischio licenziamento in piazza: "Vogliamo la cassa straordinaria"
Una parte dei 104 dipendenti a rischio licenziamento ha scioperato nella manifestazione organizzata dalle associazioni di lavoratori
Lo avevano annunciato giovedì e così è stato: nella mattinata di mercoledì, in piazza del Popolo, una quindicina dei 104 dipendenti Acmar che rischiano il licenziamento hanno manifestato di fronte al palazzo della Prefettura. Il presidio è stato organizzato dalle associazioni di lavoratori Fillea, Filca e Feneal dopo la decisione della cooperativa Acmar, che ha inviato ai primi di marzo alle organizzazioni sindacali e alle Rsu la comunicazione formale di apertura della procedura di mobilità con l'intenzione di licenziare 104 persone. "La partecipazione dei lavoratori è segno della volontà di non voler arrendersi a una fine per molti inevitabile, nonostante le forti pressioni interne che negli ultimi giorni hanno creato un clima inquisitorio nei confronti di chi sosteneva la lotta", commentano le organizzazioni sindacali.
I manifestanti, che insieme alla rappresentanza sindacale unilaterale e ai funzionari delle organizzazioni sindacali hanno incontrato l'assessore con delega all'industria Massimo Cameliani, il vicesindaco Eugenio Fusignani e il viceprefetto Francesca Montesi, chiedono che venga utilizzata la cassa straordinaria per crisi con un percorso di mobilità volontaria. Le istituzioni si sono dimostrate attente e partecipi alle istanze presentate impegnandosi su due fronti: riportarle agli organi di Governo centrale, in particolare al Ministero del Lavoro, e aprire anche da parte loro un confronto con la dirigenza della cooperativa.
“Abbiamo colto positivamente l'impegno delle istituzioni – dichiarano i rappresentanti delle categorie edili di CGIL, CISL e UIL – ora attendiamo gli sviluppi della vertenza continuando nel rimarcare la nostra posizione di richiesta di cassa integrazione e ritiro dei licenziamenti".
Dal canto suo Acmar nei giorni scorsi ha risposto che, dopo aver svolto oltre 30 mesi di cassa integrazione, continuare a insistere su un percorso di ammortizzatori sociali significherebbe mettere a rischio la continuità aziendale. "Allo sciopero odierno ha partecipato meno dell'8% del personale di Acmar: riteniamo che questo risultato sia un chiaro segnale su quale sia la volontà dei lavoratori - commenta l'azienda - A questo punto auspichiamo un incontro al fine di giungere ad un’intesa nel più breve tempo possibile".