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Cronaca Faenza

Alluvione nel faentino, iniziata la conta dei danni: 56 case invase da acqua e fango

L'Amministrazione comunale, anche attraverso i propri servizi, terrà costantemente monitorata la situazione e le opere di ripristino delle zone colpite, che già fin dalla mattinata di oggi apparivano tornate alla quasi normalità

Al via la conta dei danni nelle zone di Celle, San Cristoforo, Pideura ed Errano, colpite nella nottata tra venerdì e sabato da un violentissimo nubifragio. Nello specifico risultano 56 le abitazioni colpite ed invase da acqua e fango. In ginocchio l’agricoltura della zona, in particolare la frutticoltura (albicocche, ciliegie, pesche, vite e kiwi), l’orticoltura e alcuni allevamenti di bestiame, con danni per milioni di euro, la cui precisa entità sarà meglio quantificata nei prossimi giorni attraverso il confronto con le diverse organizzazioni di categoria.

La cronaca registra inoltre 36 autovetture danneggiate, oltre a 4 camion, 2 camper e diversi motocicli in gran parte trascianti via dalla corrente d’acqua e purtroppo da rottamare. Danni attorno ai 500 mila euro sono stati invece stimati per il ripristino della strada provinciale Brisighellese e della viabilità secondaria. Questa situazione ha costretto il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi a richiedere un incontro urgente con la Regione Emilia-Romagna, che si svolgerà mercoledì mattina, e nel corso del quale verrà avanzata la richiesta di concessione dello stato di calamità naturale per le zone colpite, e concordate le azioni per le richieste di risarcimento danni e agevolazioni.

“Colgo l’occasione – sottolinea Malpezzi – per ringraziare pubblicamente il personale del Comune, gli agenti della polizia municipale, gli operatori e i volontari della protezione civile e quelli della sezione alpini in congedo, i tecnici della Regione Emilia-Romagna, i vigili del fuoco, gli operatori di Sfera, Hera e Faenza spurghi, immeditamente attivi e presenti, per l’impegno profuso in soccorso delle persone e delle case colpite dall’alluvione, la messa in sicurezza delle zone insieme ai primi interventi di ripristino della viabilità.”

“In particolare – aggiunge il sindaco manfredo – desidero sottolineare la grande prova di tenacia e pazienza dei cittadini direttamente coinvolti dall’alluvione che non si sono fatti scoraggiare dagli eventi e dai danni subiti, rimboccandosi fin da subito le maniche con grande coraggio”. “Vorrei infine ringraziare i tanti singoli cittadini che hanno prestato spontaneamente il loro aiuto e la loro solidarietà – conclude Giovanni Malpezzi –, e i ristoratori de La Tana del lupo, e del Chicchirichì, che hanno offerto gratuitamente pasti caldi. ” L’Amministrazione comunale, anche attraverso i propri servizi, terrà costantemente monitorata la situazione e le opere di ripristino delle zone colpite, che già fin dalla mattinata di oggi apparivano tornate alla quasi normalità.

AGRINSIEME - Per Agrinsieme "è necessario che la Regione Emilia-Romagna dichiari lo stato di calamità ed il Governo emani un apposito Decreto che stanzi i fondi necessari al risarcimento dei danni, analogamente a quanto avvenuto per l’alluvione del modenese. Un ulteriore strumento di intervento è costituito dalla misura 126 del Piano regionale di sviluppo rurale". Sono in corso da parte di Agrinsieme le verifiche relative ad un intervento di sostegno finanziario da parte di alcuni Confidi con prestiti agevolati della durata minima di 7 anni con possibilità di preammortamento di 24 mesi, che consenta alle imprese agricole di far fronte ai mancati redditi ed al ripristino delle strutture.

Danilo Misirocchi, in qualità di coordinatore di Agrinsieme Romagna, esprimendo solidarietà a tutte le aziende colpite, afferma, a nome di tutte le associazioni che si riconoscono in Agrinsieme, "che di fronte ad una calamità naturale è necessario operare in sinergia con le Amministrazioni e gli enti preposti  per pianificare le manovre di indennizzo che consentano nei tempi  più rapidi possibili la ripresa delle attività d’impresa".

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