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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Per rubare una t-shirt sferra un "gancio" alla commessa: arrestata

Portata in caserma in lacrime, la 47enne è risultata anche senza fissa dimora, da qualche giorno ospite della Caritas di Faenza

Per rubare una maglietta dal valore di 20 euro ha aggredito la commessa. Protagonista in negativo dell'episodio, avvenuto giovedì pomeriggio, una 47enne da nazionalità albanese, in Italia senza fissa dimora, arrestata dai Carabinieri della stazione Borgo Urbecco, al comando del maresciallo Giuseppe Palumbo, con l'accusa di rapina impropria. La ferita è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso di Faenza, venendo dimessa con una prognosi di cinque giorni per lesioni al volto e alle braccia.

A chiedere l'intervento del 112 è stato uno dei dipendenti del negozio gestito da cinesi "Il baule", in via Filanda Nuova, che ha segnalato l’aggressione di una donna responsabile del furto di una maglietta che aveva nascosto nella borsa senza esibirla alla cassiera. Quando è scattato l’allarme antitaccheggio, la ladra è stata trattenuta per chiarire cos’era successo; poi quando ha capito che stavano arrivando i Carabinieri, per divincolarsi dalla “presa” della commessa le ha assestato un pugno in pieno volto e poi le ha graffiato le braccia.

Ne è scaturita una colluttazione che fortunatamente è stata sedata dall’arrivo di due carabinieri del Borgo, che, trovandosi di pattuglia poco distanti dal negozio, sono riusciti ad arrivare dopo pochissimi minuti dall’allarme radio dalla centrale operativa. La tempestività dell’intervento ha consentito di bloccare la responsabile prima che si dileguasse. Ad avere la peggio è stata la commessa che si è rivolta al pronto soccorso dell' ospedale di Faenza, dove le sono state riscontrate contusioni giudicate guaribili in cinque giorni.

La ladra a quel punto ha riconsegnato il capo rubato, una maglietta del valore di circa venti euro. ma naturalmente quello che nelle sue intenzioni doveva essere un “furtarello” si è aggravato in rapina impropria a causa delle lesioni personali provocate dal “gancio” rifilato alla povera commessa. Portata in caserma in lacrime, la 47enne è risultata anche senza fissa dimora, da qualche giorno ospite della Caritas di Faenza. Processata per direttissima, davanti al giudice Andrea Galanti (pubblico ministero Daniele Barberini) ha patteggiato quattro mesi di reclusione e 200 euro di multa (pena sospesa).

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