Aggressione domenica sera nei pressi di una pizzeria da asporto di Faenza. A documentare il fatto Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega Nord, e Gabriele Padovani, capogruppo in consiglio comunale a Faenza. Ad innescarla, illustrano gli esponenti del Carroccio, un nomade: "Erano circa le 19,30 e vi erano in fila diverse famiglie con i bambini, quando è entrato un uomo di etnia rom insieme alla moglie incinta. Ha saltato la fila e si è diretto alla cassa".

"Quando è stato invitato a rispettare la fila, l’uomo, prima ha urlato, poi preso a calci e pugni il malcapitato, salvato solo dall’intervento di altri presenti - continuano Liverani e Padovani -. Poi il rom è tornato, scagliando fioriere verso l’ingresso del locale, rischiando anche di colpire dei bambini incolpevoli. Poi sono arrivate anche le donne a dargli supporto. Fatto ovviamente che ha sconvolto i bambini presenti, e non solo loro".

"Guarda caso - attaccano gli esponenti della Lega - questo fatto accade poco dopo l’inserimento, fortemente osteggiato dalla Lega Nord, di questa comunità rom nelle case popolari proprio vicino alla pizzeria luogo dello scontro. Avevamo provato a spiegare al sindaco Giovanni Malpezzi ed ai suoi, in primis l’assessore al Welfare Lucaroni, che non si può calpestare i diritti dei faentini, da tempo in attesa di una casa popolare, permettendo che gli passino davanti i rom, nullafacenti, con Isee più basso, che in paese portano solo degrado paura e malessere".  

"Ma loro hanno continuato nella loro linea di accoglienza a scapito dei faentini, ed ora, i rom, ringraziano così. Ora ci auguriamo - proseguono Liverani e Padovani - che non ci sia più tolleranza, che Malpezzi e Lucaroni trovino una soluzione al danno da loro stessi causato, e poi si dimettano per manifesta incapacità. Le Lega continuerà a combattere per i diritti dei faentini alla casa, a una città pulita e sicura". Gli esponenti del Carroccio, dicendosi "Allibiti, allucinati e increduli" per quanto accaduto sabato sera, hanno chiesto provvedimenti immediati e le dimissioni del sindaco Malpezzi e del suo assessore al Welfare.