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Cronaca Lugo

Agricoltura e irrigazione: anche a novembre prelievi dal Canale emiliano-romagnolo

Si prevede in ogni caso di chiudere il bilancio della stagione irrigua 2014 con una diminuzione del prelievo dal Cer di circa il 22% rispetto ai 40 milioni di metri cubi di acqua prelevati nel 2013

Proseguirà anche nel mese di novembre l'attività irrigua gestita dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale nel suo territorio di competenza. Continueranno quindi i prelievi di acqua dal Canale emiliano-romagnolo (Cer), distribuita poi alle aziende agricole attraverso la fitta rete realizzata e gestita dal Consorzio stesso. Si prevede in ogni caso di chiudere il bilancio della stagione irrigua 2014 con una diminuzione del prelievo dal Cer di circa il 22% rispetto ai 40 milioni di metri cubi di acqua prelevati nel 2013.

Nonostante un'estate decisamente instabile dal punto di vista meteorologico, il bilancio dell'attività irrigua del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale sarà quindi in termini assoluti particolarmente significativo anche per questo 2014. Il proseguimento dell’attività irrigua anche a novembre, mentre di solito non si andava oltre la fine di ottobre, è dovuto a nuove esigenze colturali. Alle colture più tradizionali del nostro territorio si sono aggiunte infatti quelle delle produzioni orticole da seme, che vengono piantate alla fine dell'estate e quindi necessitano di un approvvigionamento idrico costante fino ad autunno inoltrato, soprattutto in presenza di una situazione meteorologica particolarmente stabile con pochissime piogge come l'attuale.

«In relazione alla grave crisi che ha colpito negli ultimi anni il comparto agricolo, il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale non può sottrarsi all’impegno di supportare diversificazioni colturali che possano dare un sostegno al reddito aziendale dei produttori – afferma il presidente del Consorzio, Alberto Asioli –. Per sostenere questa importante attività irrigua e gli alti livelli di efficienza della rete di distribuzione siamo costantemente impegnati in opere di manutenzione. Al tempo stesso, le prospettive derivanti da fondi strutturali europei quali, per esempio, il Fondo Europeo Agricolo Per Lo Sviluppo Rurale, fanno ben sperare per il finanziamento dei lavori per il completamento della distribuzione irrigua nei comuni di Faenza e Cotignola e per l’avvio delle opere per la distribuzione tubata in pressione anche a valle del Canale Emiliano Romagnolo. Per quanto riguarda il Distretto montano, poi, grazie al medesimo Fondo si prevede il finanziamento di progetti per diversi invasi e acquedotti rurali.»

Il Consorzio può contare nel Distretto di pianura su una rete di distribuzione irrigua che ha uno sviluppo di circa 1.000 chilometri, costituita per circa la metà da condotte interrate in pressione e per l'altra metà da canali vettori a cielo aperto (canali di bonifica a uso promiscuo). Normalmente, l'attività irrigua consorziale ha inizio nel mese di marzo e termina nel mese di ottobre. Nel periodo irriguo, il Consorzio assicura un servizio di reperibilità per la segnalazione di eventuali anomalie o guasti nella rete di distribuzione. Nel Distretto montano, l’impegno del Consorzio nel campo della distribuzione delle risorse idriche è per la progettazione e realizzazione di acquedotti rurali e invasi irrigui collinari aziendali e interaziendali. Gli acquedotti rurali, alimentati da sorgenti perenni, servono 2.000 unità poderali sparse, ubicate in luoghi dove, generalmente, non è possibile l’estensione della rete delle aziende idriche, se non a costi proibitivi. Gli invasi irrigui collinari, in progressiva diffusione nel territorio, rappresentano la più efficace soluzione praticabile per soddisfare le esigenze di approvvigionamento idrico del comparto agricolo collinare, e hanno una capacità che può variare dai 100.000 ai 250.000 metri cubi.

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