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Cronaca Castel Bolognese

Al via i lavori per la messa in sicurezza del Canale dei Mulini

Nella provincia di Ravenna è prevista la messa in sicurezza del Canale dei Mulini, con la costruzione di una cassa d'espansione da parte del Consorzio di bonifica della Romagna occidentale

21 milioni di euro rispetto ai 102 necessari a completare il piano per la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio messo a punto dalla Regione, che prevede 89 interventi da Piacenza a Rimini, opere già tutte cantierabili entro l’anno. È la quota di fondi che il ministero dell’Ambiente ha destinato all’Emilia-Romagna. Una comunicazione, quella del dicastero, appena arrivata sui tavoli della Regione, per uno stanziamento certo insufficiente che ha spinto il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, che è anche Commissario straordinario per il rischio idrogeologico, a scrivere al ministero dell’Ambiente per chiedere il rispetto degli impegni presi, oltre a inviare a Roma l’elenco dei primi 18 interventi, i più urgenti, che partiranno coi 21 milioni disponibili.

È dunque necessario che venga attivato un percorso alternativo, di cui già si era discusso. Fin dall’autunno scorso, infatti, la Regione Emilia-Romagna aveva chiesto che si potesse accedere ai mutui Bei (Banca europea degli investimenti) per far partire i cantieri, e il ministro, nell’ultima cabina di regia, si era impegnato in tal senso. Ora, la Regione si aspetta che si dia seguito il più velocemente possibile a quanto garantito, perché gli interventi programmati sono tutti assolutamente necessari per mettere in sicurezza l’intero territorio regionale.

“Dopo aver parlato di priorità nazionale, auspichiamo che il Governo voglia davvero mettere mano alla cura del territorio, senza che rimanga solo un impegno sulla carta - afferma l’assessore regionale all’Ambiente e alla Difesa del suolo e della costa, Paola Gazzolo - per questo adesso vanno attivati i mutui Bei, così come il ministro Costa si era impegnato a fare nel caso di fondi insufficienti. L’Emilia-Romagna è pronta: con le risorse in arrivo faremo partire i primi interventi, ma tutte le opere previste sono necessarie e urgenti. Abbiamo rispettato l’accordo col Governo completando in tempi rapidissimi la programmazione degli interventi, adesso vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare per la sicurezza dei territori e delle nostre comunità locali. Ed è per questo che siamo già impegnati sulla progettazione di di nuovi cantieri pronti a partire nel 2020”.

Nella provincia di Ravenna è prevista la messa in sicurezza del Canale dei Mulini, tra Castel Bolognesee Solarolo, con la costruzione di una cassa d'espansione da parte del Consorzio di bonifica della Romagna occidentale, per un importo di 2.690.504,54 euro.

Lotta al dissesto e prevenzione, l’intero Piano regionale: 89 i cantieri previsti

Dal consolidamento di versanti in frana alla riapertura di strade comunali e provinciali chiuse a causa di cedimenti e dissesti, da nuove arginature alla realizzazione di casse di espansione, dai tagli della vegetazione nei corsi d’acqua al rifacimento di scogliere e opere a protezioni del litorale: la Regione nella lettera inviata al ministero dell’Ambiente il 15 aprile scorso, ha indicato tutti gli interventi previsti. Si tratta di opere prioritarie per la sicurezza del territorio che, una volta ottenuta la copertura finanziaria, possono essere appaltate entro il prossimo dicembre e quindi in tempi rapidi, grazie appunto all’attività di progettazione svolta dagli uffici regionali e dalle strutture tecniche già nei mesi scorsi.

In particolare, per 20 cantieri - valore totale pari a circa 24 milioni e 300 mila euro - si propone l’assegnazione dei fondi stanziati con la legge di bilancio nazionale e già nelle disponibilità del ministero. Per i restanti 69 cantieri, da oltre 77 milioni e 600 mila euro, la Regione chiede invece l’attivazione di ulteriori canali di finanziamento, dando seguito all’impegno assunto dallo stesso ministero il 19 marzo, incontrando le Regioni. Nel complesso, sono previsti 9 interventi a Piacenza (16 milioni 185 mila e 500 euro); 10 a Parma (10 milioni e 630 mila euro); 10 a Reggio Emilia (4 milioni e 700 mila euro); 17 a Modena (20 milioni e 150 mila euro); 4 a Bologna (2 milioni e 750mila euro); 21 a Ferrara (18 milioni e 40 mila euro), 4 a Ravenna (12 milioni e 200 mila euro), 8 a Forlì-Cesena (11 milioni e 250 mila euro) e 6 a Rimini (6 milioni e 50 mila euro).

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