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Cronaca

Tradito dalla moto, la sua grande passione. Il fratello e gli amici: "Aveva un cuore grande"

Alessandro Montanari, giovane ravennate di 30 anni, ha perso la vita martedì mattina in un drammatico scontro sulla via Emilia Ponente, nei pressi di Ponte Castello

Le moto erano la sua passione, quella che non aveva mai abbandonato. Come scriveva sul suo profilo Facebook "La gente mi dice che è ora che mi faccia una famiglia, ma io lavo ancora la moto nel garage dopo ogni giro in montagna bevendo birra e ascoltando musica". Questa volta, però, dal giro in moto non è più tornato. Alessandro Montanari, 30enne ravennate, ha perso la vita martedì mattina in un drammatico scontro sulla via Emilia Ponente, nei pressi di Ponte Castello. Il giovane era in sella alla sua amata Honda, quando all'improvviso si è schiantato contro un'auto. I soccorsi sono subito intervenuti, ma per Alessandro non c'è stato nulla da fare. Il centauro è deceduto durante il tragitto verso l'ospedale.

Schianto mortale sulla via Emilia, 08-08-2017 (foto Argnani)

Alessandro, che tra amici amava farsi chiamare "Tenente Snoopy", era riuscito a trasformare la sua passione in lavoro, diventando meccanico e lavorando in alcune officine del ravennate. E proprio quella passione, alla fine, lo ha tradito. "La moto è una passione, un amore che tanto dà e tanto toglie - lo ricorda un'amica motociclista - Voglio mandarti un abbraccio e voglio ricordarti con il tuo sorriso da pazzo". "La sua vita girava intorno alle moto, non l'ha mai messa seconda a niente - racconta Enrico, cresciuto insieme ad Alessandro - Mi ha insegnato tutto su quel mondo. All'apparenza era un po' scorbutico, ma erano solo muri che aveva alzato per difendere la propria ipersensibilità. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo fino in fondo sa che aveva un gran cuore". Alessandro lascia la madre e un fratello di 21 anni, Andrea, che ricorda il suo fratellone con paroli dolcissime. "Non ho parole per descrivere come mi sento in questo momento. Eri un esempio per me, vedevi la vita in modo diverso dagli altri, avevi un fegato e un orgoglio che non ha nessuno. Eri scorbutico, ma sotto tutti quei piercing e tatuaggi c'era un cuore grande, destinato alle sole persone che ti volevano bene. Te ne sei andato facendo quello che adoravi, quella che era la tua passione, la tua vita. Spero che ogni tanto mi guarderai da lassù mentre sarò nella tua officina a giocare con i motorini. Riposa in pace fratellone, un abbraccio forte forte, resterai sempre nel mio cuore.

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