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Cronaca

L'Anpi di Ravenna si oppone alla commemorazione di Ettore Muti

La morte è avvenuta a Fregene il 24 agosto 1943 durante un arresto dei carabinieri e in circostanze ancora discusse, così come sono discusse le motivazioni a quella uccisione

Anche quest’anno si celebra l’anniversario della morte di Ettore Muti; avvenuta a Fregene il 24 agosto 1943 durante un arresto dei carabinieri e in circostanze ancora discusse, così come sono discusse le motivazioni a quella uccisione. "Ettore Muti - ricorda l'Anpi - fu “fiumano”, fascista della prima ora, ras della città, combattente, segretario nazionale del Fascio e tanto altro. Uomo d’azione partecipò prima alla Marcia su Ravenna e poi alla Marcia su Roma. La “Ettore Muti” fu pure una crudele legione fascista che represse patrioti e partigiani durante la Resistenza. Una celebrazione questa che ha perso il mero carattere commemorativo, ma è, bensì, una manifestazione che esalta un nuovo fascismo. A volte lo fa esplicitamente e a volte con altri nomi e altre sigle".

"Questa è apologia ed è vietata. Così recitano l’articolo XII delle Disposizioni transitorie e finali della Costituzione, le leggi ordinarie Scelba e Mancino. Mai abrogate! E in questa logica s’inserisce la recente risoluzione regionale dell’Emilia-Romagna nel ritenere apologia di fascismo anche la diffusione di immagini di gadget fascisti", prosegue l'Anpi, ricordando "che Ravenna è città prima tra le città della Resistenza e si fregia perciò della medaglia d’oro, sottolinea che la celebrazione di Ettore Muti è un’evidente violazione di legge e  un’offesa ai martiri antifascisti. Auspica, pertanto, che le autorità competenti non ne diano autorizzazione". Sulla questione il consigliere comunale di Ravenna in Comune, Raffaella Sutter, ha presentato un'interrogazione al sindaco Michele De Pascale.

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