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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Appello della Flc Cgil: "Fermare la riorganizzazione scolastica"

La Flc Cgil ritiene "perverso pensare che un istituto comprensivo possa essere determinato esclusivamente dal parametro numerico e, con l’ambizione di guardare oltre l’immediato"

“Avremmo preferito una interlocuzione diretta con la politica, per confrontarci su un tema che ci sta molto a cuore: il dimensionamento della rete scolastica del Comune di Ravenna. Ma, di fatto, non è stato possibile realizzarla”. Così la segreteria generale provinciale Flc Cgil Valeria Monti, che spiega: "a seguito dell’incontro  convocato lo scorso 12 novembre dal Comune di Cervia, durante il quale l’amministrazione cervese ci ha comunicato l’intenzione di procedere con  il proprio piano di riorganizzazione solo dal 2014/15, così come prevede la delibera regionale siglata per il dimensionamento, ci eravamo illusi che anche il Comune di Ravenna si attenesse a tale delibera e rispettasse la tempistica dettata dalla stessa. Anche perché, è bene sottolineare che uno degli istituti comprensivi del territorio cervese sarà condiviso con il territorio ravennate, quindi logica vorrebbe che le operazioni fossero contestuali”.

"L’assessore alla cultura del Comune di Ravenna ha invece dichiarato che, riorganizzare la rete scolastica a partire dal 2013/14 o dal 2014/15, non porterebbe alcun beneficio al nostro territorio né cambierebbe lo scenario perché comunque non ci sono fondi - continua Monti -. Dichiarazione alquanto strana e rassegnata; ci saremmo aspettati una reazione diversa da parte di amministratori di centrosinistra che, legittimamente, si candidano a guidare il Paese dopo la politica disfattista del governo Berlusconi e dell’attuale esecutivo tecnico.  Nessuno è così ingenuo da immaginare scenari miracolosi, ma magari alla possibilità di allentare il “patto di stabilità” per i Comuni virtuosi".

"E’ assolutamente vero - ribadisce la segretaria generale provnciale Flc Cgil -. le casse degli enti locali sono vuote, proprio per questo ci siamo permessi di dare qualche suggerimento utile al Comune, proponendogli accordi con privati interessati ad investire.  Il Comune di Cesenatico, per esempio, si appresta a costruire un polo scolastico per 600 studenti, per un importo complessivo di 11,5 milioni , utilizzando lo strumento del “leasing in costruendo”. La Flc Cgil si chiede perché questa formula non può essere applicata anche al ”sigarone” o all’ex caserma di via Bixio, così da utilizzare risorse private per l’utilità collettiva".

“Vogliamo inoltre sfatare – dice Monti - le affermazioni secondo le quali il Comune sarebbe costretto a procedere al dimensionamento perché non ci sono alternative rispetto al progetto presentato dallo stesso, nel  settembre del 2010.  Innanzitutto nessuno obbliga il Comune a procedere in tempi rapidi: il Comune di Cervia e la Provincia di Ravenna scegliendo, saggiamente, di posticipare l’operazione dimensionamento al 2014/15, ne sono la prova. In più, alcune proposte concrete e alternative rispetto al progetto del 2010, sono state fornite da questa organizzazione sindacale attraverso canali mediatici o incontri informali, anche se avremmo certamente gradito una più trasparente e ampia discussione”.

Oltre all’utilizzo del “sigarone”  o dell’ex caserma la Flc ha suggerito al Comune di valutare l’utilizzo dei locali attualmente occupati dall’istituto Olivetti (il quale, riferisce la Provincia, sarà trasferito al Callegari), quale sede di una ulteriore scuola media che risponderebbe sia alle esigenze di un eventuale IC Mordani, sia all’aumento della popolazione scolastica derivante dalla costruzione di oltre 300 abitazioni nell’area dell’ex caserma.
La Flc Cgil "ha cercato di elaborare diverse proposte dopo aver partecipato a incontri promossi dall’amministrazione comunale  e dopo aver interloquito con lavoratori della scuola, genitori e associazioni territoriali. Abbiamo formato un gruppo di lavoro confrontandoci con il  nostro gruppo dirigente, per costruire proposte concretamente valide di riorganizzazione della rete scolastica. Abbiamo lavorato su dati forniti dall’amministrazione comunale e, sulla base di questi, abbiamo appurato che la popolazione scolastica del 1° ciclo, nel 2014/15 sarà costituita da circa 12.000 studenti. Cifra che, volendo fare calcoli semplicistici ai quali non siamo avvezzi, permetterebbe al Comune di Ravenna di costituire  12 istituti comprensivi".

La Flc Cgil ritiene "perverso pensare che un istituto comprensivo possa essere determinato esclusivamente dal parametro numerico e, con l’ambizione di guardare oltre l’immediato", "intende ribadire con chiarezza che non ha mai pensato di smembrare l’IC S.P. in Vincoli, né l’IC Valgimigli di Mezzano; non comprende quale sia il progetto educativo-didattico sotteso alla eventuale realizzazione l’IC Lido Adriano riservato esclusivamente ai residenti dopo che, per mesi, ci è stato detto che solo il 60% degli stessi frequenta le scuole locali; pur cogliendo con grande favore la costruzione della palestra, importante e necessario luogo di aggregazione, non ha ricevuto risposta in merito ai tempi entro i quali si possa prevedere la costruzione della scuola  media di Lido Adriano; non comprende perché la proposta di utilizzo dell’ex magazzino Sir (il cosiddetto “Sigarone”) che avrebbe potuto offrire la straordinaria occasione per iniziare a confrontarsi con il tema della riqualificazione urbanistica e  culturale dell’area della Darsena costituendo un vero e proprio “villaggio della cultura”, sia stata snobbata con tanta facilità
intende dare piena dignità ai costituendi Cpia i quali -è questa la richiesta della Flc Cgil -  devono essere allocati, oltre che nel territorio di Ravenna, anche su quello di Faenza e Lugo, rispecchiando e potenziando le attuali realtà. Per Ravenna, il Cpia  allocato al “Sigarone” potrebbe rappresentare, a pieno titolo, il cuore di un  progetto innovativo capace di essere punto di riferimento di un territorio  e spazio culturale “capace di accogliere” iniziative  tutto il giorno, per tutti i giorni dell’anno: ospitando al mattino la tradizionale scuola, al pomeriggio il punto di aggregazione per i giovani della zona e alla sera la sede della scuola per gli adulti".

"Oltre a ciò che riguarda la riorganizzazione scolastica del Comune di Ravenna, ci preoccupa la guerra di tutti contro tutti: gli universitari del Corso di Scienze Ambientali contro gli “usurpatori” dell'Itg “Morigia” i quali, a loro volta, non hanno alcun interesse a spostarsi dai propri locali e ingaggiano una lotta con gli studenti del Liceo Classico. Non è tempo di tifoserie e queste problematiche possono trovare  una soluzione dignitosa solo se affrontate contestualmente - prosgue Monti -. Il nostro territorio, da sempre contraddistinto per l’altissima qualità dell’offerta formativa, deve avviare un nuovo Patto per la scuola che veda interagire Comuni, Provincia, Università, la parte migliore dell'imprenditoria privata, la cooperazione, le fondazioni, le forze sociali e i privati cittadini. Chiediamo quindi di fermare la macchina e di unire le forze per trovare soluzioni rispettose del diritto allo studio di tutti. La Flc e la Cgil stanno cercando di disegnare i contorni di una politica scolastica ambiziosa, che non si rassegna a tamponare il problema immediato intravedendo soluzioni anche molto ardite nella consapevolezza che, di fronte ad un progetto complessivo e convincente,  ognuno saprà rinunciare a qualcosa per il bene di tutti".

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