Appello della Regione: "Liberate Rossella Urru"
È l’appello lanciato in una risoluzione, approvata all’unanimità dei presenti dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, nella quale si impegna la Giunta “a sollecitare e sostenere tutte le azioni politiche"
Liberare Rossella Urru, la cooperante italiana rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre scorsi, mentre si trovava in un campo profughi Saharawi nei pressi di Tindouf, in Algeria. È l’appello lanciato in una risoluzione, approvata all’unanimità dei presenti dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, nella quale si impegna la Giunta “a sollecitare e sostenere tutte le azioni politiche e diplomatiche volte alla liberazione di Rossella Urru e degli altri cooperanti rapiti, in stretto coordinamento con il Ministero degli Affari esteri e con la Ong Cisp”.
Nel documento, sottoscritto da Giovanni Favia (Mov5stelle), sul quale insistono tre emendamenti (tutti approvati, a firma di Gianguido Naldi, Sel-Verdi; Mauro Manfredini, Lega nord, lo stesso Favia e Luciano Vecchi, Pd) si chiede inoltre alla Giunta regionale di sostenere la campagna per la liberazione della cittadina italiana rapita “attraverso tutti gli strumenti che riterrà utili a tale scopo per dare risalto alla vicenda e non far diminuire l’attenzione sul caso” e a proseguire nelle iniziative di cooperazione internazionale e aiuto umanitario a favore dei profughi saharawi, nell’obiettivo di una soluzione equa e pacifica della questione del popolo Saharawi.
Nella risoluzione si impegna inoltre l’Assemblea legislativa a continuare il lavoro politico di sostegno alle legittime rivendicazioni del governo Saharawi, nonché del diritto all’autodeterminazione del suo popolo attraverso l’istituzione di un organo consiliare ad hoc (intergruppo) e a promuovere una mobilitazione istituzionale, esponendo sul palazzo della Giunta o dell’Assemblea legislativa una gigantografia di Rossella Urru e invitando le altre istutuzioni a fare lo stesso.
