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Cronaca

Sgominata la "banda del tombino": infrangevano le vetrate di negozi e abitazioni

Dopo quella scoperta l'11 dicembre scorso, che ha portato all'arresto di due persone e alla denuncia di una terza, i Carabinieri di Ravenna hanno proseguito le indagini arrivando alla scoperta di un'altra banda

Sgominata la "banda del tombino". Dopo quella scoperta l'11 dicembre scorso, che ha portato all'arresto di due persone e alla denuncia di una terza, i Carabinieri di Ravenna hanno proseguito le indagini e, nella notte di giovedì scorso, hanno sorpreso due giovani in flagranza di reato che stavano commettendo un furto in una rosticceria del centro storico, dove erano entrati frantumando la finestra del bagno posteriore e dove avevano già sottratto i soldi dal registratore di cassa. I due, un 18enne di origine albanese e un 20enne ravennate entrambi con precedenti in materia di furti, farebbero parte secondo gli investigatori della cosiddetta "banda del tombino", che nei mesi scorsi ha colpito diversi negozi e appartamenti infrangendo le vetrate con l'ausilio, appunto, di un tombino. Il giorno dopo è stato individuato anche colui che viene ritenuto il "palo" della banda, un 24enne marocchino che avrebbe fatto da autista ai due durante i furti. Il giovane, raggiunto dai militari, ha tentato la fuga scorrazzando per il centro a bordo di un "overboard" e nascondendosi in un negozio; raggiunto, ha tentato poi di porre resistenza ma è stato bloccato dai Carabinieri.

La refurtiva e i negozi colpiti

Nell'abitazione dei tre, in pieno centro, è stata rinvenuta una grande quantità di beni ritenuti provento di furto: cuffie, visori 3D, giubbotti di pelle, computer e telefonini, tra i quali anche parte del materiale sottratto da un negozio di informatica il 29 novembre scorso, dove i malviventi erano entrati sfondando la vetrata proprio con un tombino. Tra la refurtiva anche videoproiettori e tablet, sottratti secondo i militari da una piscina di San Pietro Terme "visitata" dai ladri il 13 dicembre e materiale rubato in un'abitazione di Casal Borsetti sabato. Proseguendo le indagini, i militari hanno poi identificato e denunciato a piede libero altri due ragazzi, un ravennate e uno straniero, che secondo gli inquirenti farebbero parte della stessa banda. Gli investigatori stanno incrociando i dati, anche per capire se tra le due bande ci sia qualche collegamento, ma suppongono che possa trattarsi dello stesso gruppo che, sempre il 29 novembre, ha colpito un negozio di tatuaggi del centro.

Il resoconto dei Carabinieri

"L'obiettivo primario che ci siamo prefissati, anzi, la missione che ci è stata affidata e che noi con orgoglio cerchiamo di soddisfare è quella innanzitutto della prevenzione - spiega il comandante dell'Arma dei Carabinieri di Ravenna Roberto De Cinti - Possiamo dire che l'andamento, durante l'anno, è stato positivo: gli sforzi ci hanno consentito, insieme alle altre forze dell'ordine, di abbassare nettamente il numero di reati, soprattutto di tipo predatorio, nei confronti dei cittadini. Abbiamo assicurato alla giustizia soggetti che, in maniera spavalda, si sono introdotti in negozi, abitazioni, hanno strappato dal collo delle signore gioielli d'oro e, in generale, hanno violato l'integrità delle persone. E' stato un anno in cui abbiamo avuto la possibilità di sfruttare le articolazioni dell'Arma dei Carabinieri, grazie alla presenza di persone altamente specializzate e qualificate che hanno saputo dare un aiuto concreto alle vittime. Un altro impegno che continueremo a portare avanti è quello relativo alle truffe agli anziani: un reato riprovevole, che sfrutta l'incapacità di certe persone di vedere il male che altri stanno per commettere nei loro confronti. In prossimità delle festività natalizie, si registra sempre un innalzamento dei reati: ci impegneremo al massimo per garantire la sicurezza".

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