Scoppia una lite tra ex conviventi: la Polizia arresta un ricercato
Nel pomeriggio di domenica al 112 è giunta una richiesta di intervento da via Monte Grappa per un acceso litigio fra ex conviventi
La Polizia di Ravenna ha arrestato un 33enne albanese residente nel maceratese. Nel pomeriggio di domenica al 112 è giunta una richiesta di intervento da via Monte Grappa per un acceso litigio fra ex conviventi. Mentre una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura si stava recando all’indirizzo segnalato, la richiedente dell’intervento ha contattato nuovamente il 112 per informare che la controparte si era allontanata dal luogo della lite a bordo di un’autovettura Volkswagen Tiguan con targa dell’Albania. La centrale operativa della Questura ha subito diramato la segnalazione di ricerca dell’autoveicolo in questione, intercettato da un altro equipaggio della Polizia a Madonna dell’Albero e bloccato. A bordo del mezzo due donne e un uomo albanesi sono stati identificati dai poliziotti. Le due donne, in regola con le norme sul soggiorno in Italia, sono risultate prive di precedenti penali, mentre a carico del 33enne, in possesso di regolare permesso di soggiorno, sono emersi diversi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e violazione della disciplina in materia di sostanze stupefacenti. Nell’ottobre 2014, infatti, il giovane aveva riportato una condanna a mesi 4 di reclusione, emessa dal Tribunale di Macerata, per un furto aggravato in abitazione in concorso con altra persona. Nel settembre del 2015 la Corte d’Appello di Ancona aveva confermato la condanna; pochi giorni dopo l’Ufficio Esecuzioni Penali della Corte ha emesso l’ordine di carcerazione con la contestuale sospensione del provvedimento, in considerazione dell’entità della pena riportata. L'uomo, tuttavia, non ha provveduto a richiedere la misura alternativa alla detenzione entro il termine di 30 giorni dall’emissione dell’ordine di carcerazione, pertanto era ricercato per l’esecuzione della condanna emessa nei suoi confronti. Per il 33enne si sono aperte le porte del carcere di via Port’Aurea, dove resterà per i prossimi 4 mesi. Per la lite, nata per dissapori sentimentali, le parti procederanno, qualora lo riterranno, a querela di parte.
