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Asili nido promossi dai ravennati a pieni voti, unico neo il prezzo

L'adeguamento della retta e' l'aspetto piu' critico, ma comunque prende un voto superiore al 7. Mentre l'aspetto piu' apprezzato, con un punteggio superiore al 9, e' il rapporto affettuoso tra personale e bimbi

L'adeguamento della retta e' l'aspetto piu' critico, ma comunque prende un voto superiore al 7. Mentre l'aspetto piu' apprezzato, con un punteggio superiore al 9, e' il rapporto affettuoso tra personale e bimbi. I genitori dei bambini ravennati che frequentano gli asili nido promuovono le strutture comunali e convenzionate a pieni voti. L'indagine sul grado di soddisfazione del servizio registra infatti una valutazione media di 8,9, in una scala di giudizi che va da 1 a 10. Dunque un "molto buono", sottolinea alla stampa l'assessore all'Istruzione, Ouiddad Bakkali, che non puo' che fare felici. Anche se, rimarca, occorre "lavorare sulle criticita'".

L'indagine e' stata condotta attraverso 573 questionari compilati, il 75% di quelli consegnati e registra come voto piu' ricorrente sui 31 fattori individuati il 10, mentre solo sei persone hanno assegnato un giudizio inferiore alla sufficienza. Gli aspetti piu' apprezzati, oltre al rapporto personale-bimbo, sono il grado di benessere, 9,2; l'orario d'ingresso, 9,16; l'accoglienza e la disponibilita' verso i genitori, 9,14; la competenza del personale, 9,11; la sua riservatezza, 9,04; infine l'igiene, 9,01. C'e' invece da lavorare, oltre che sulle rette, in media 180 euro al mese, con un massimo di 495, sui tempi di risposta alla domanda d'iscrizione, 7,39; sulla conoscenza del ruolo della pedagogista, 7,53; sulla procedura per l'iscrizione, 7,79; sulla conoscenza delle proposte educative della giornata, 7,95.

Leggermente piu' critici gli insegnanti coinvolti nell'indagine che hanno indossato i panni dei genitori: per loro la media e' di 8,16 con voto piu' ricorrente l'8. Evidentemente "vogliono dare sempre di piu'", commenta il dirigente dei Servizi 0-6 del Comune di Ravenna, Laura Rossi. Il "primo ringraziamento" per questi risultati va proprio a loro, sottolinea l'assessore mettendo in luce il calo della popolazione e delle domande. Per i nidi su una platea stimata di 3.536 bambini e 1.451 posti, copertura oltre il 41%, le domande presentate entro il termine sono 521, e quelle fuori termine a oggi 75, per una lista d'attesa a fine anno scolastico di 70 posti. Per le scuole materne invece su una popolazione di 4.126 bambini e una copertura di posti superiore al 94%, le domande entro i termini sono 839, quelle fuori a oggi, in netto aumento, 137, per una lista d'attesa a fine anno di 98 posti.

"Occorre capire come intervenire per avvicinarsi alle esigenze dei genitori", mettendo a punto per esempio un nuovo rapporto con i privati, puntando sulla conciliazione, sulla flessibilita' all'ingresso e all'uscita, sugli orari e sull'organizzazione dei servizi. Insomma trovare un equilibrio tra il benessere del bambino e le esigenze della famiglia. Altro aspetto da analizzare, prosegue Bakkali, riguarda le motivazioni che spingono le famiglie a non iscrivere al nido i propri ragazzi. Certo pesano la crisi e le difficolta' economiche (Agenzia Dire)

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