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Cronaca

Ausl, la Cgil: "Carenza di personale, le difficoltà sono evidenti"

La Fp Cgil segnala "le criticità legate alle condizioni di lavoro degli infermieri e degli oss e le inevitabili ripercussioni sulla qualità dell'assistenza e richiede interventi con carattere di urgenza

"Permangono e sono evidenti le difficoltà, legate alla carenza di personale nei reparti degli ospedali della Romagna". La Fp Cgil segnala "le criticità legate alle condizioni di lavoro degli infermieri e degli oss e le inevitabili ripercussioni sulla qualità dell'assistenza e richiede interventi con carattere di urgenza. Dopo aver più volte sollecitato l'azienda, ancora non c'è certezza rispetto ai tempi che saranno necessari per coprire tutte le posizioni di lavoro che ad oggi risultano vacanti".

Illustra Claudio Laghi della Cgil: "La risposta è più che urgente tenendo conto anche del dato di partenza sul numero del personale in servizio, infatti, nell'ultima verifica sul personale in servizio alla data del 31 dicembre 2016, il rapporto del numero di infermieri ogni 1000 abitanti per la Romagna era di poco superiore al 5/1000. Un  dato che, se raffrontato con i dati nazionali attestati su un rapporto pari o poco inferiore a 6 inf/1000 abitanti, evidenzia una importante carenza strutturale nella assistenza del nostro territorio. Inoltre la situazione assunzioni e pensionamenti in sanità pubblica e' totalmente in disequilibrio".

"Dobbiamo prevedere che in soli 6 anni circa il 30 % dei lavoratori e delle lavoratrici della Sanità Pubblica potrebbero raggiungere i requisiti per la pensione. Oggi i lavoratori over 60 anni di eta' sono 230.057 - chiosa la sindacalista -. Per mantenere almeno l'attuale livello dei servizi e delle prestazioni e' necessario assumere più personale rispetto il semplice turn over. I servizi della Sanità soffrono, vanno rafforzati".

Ribadiamo quanto già affermato pubblicamente della segretaria generale nazionale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, quando afferma che per riuscire a mantenere un buon livello dei servizi della sanita', non solo bisogna sbloccare il turnover, ma è il momento di lanciare “un piano straordinario di assunzioni” che vada oltre il ricambio tra chi esce e chi entra, superando anche il programma di stabilizzazioni previsto dalla riforma Madia", conclude Laghi.

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