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Cronaca

Autovelox, la Provincia fa il pieno: 1,3 milioni di euro dalle multe

Nel 2012 furono 167mila, l'anno successivo 106mila, passando ai 302mila del 2014. E quindi il record dello scorso anno, maturato grazie all'installazione dei dispositivi elettronici lungo la San Vitale

Nelle casse della Provincia di Ravenna sono arrivati circa 1,3 milioni dagli introiti degli autovelox. Nel 2012 furono 167mila, l'anno successivo 106mila, passando ai 302mila del 2014. E quindi il record dello scorso anno, maturato grazie all'installazione dei dispositivi elettronici lungo la San Vitale, nel tratto che collega Ravenna a Russi, all’incrocio della Madonna di Genova e a Villa Prati. A questi si aggiungono i velox di via Quarantola, attivati nell'ottobre del 2014.

Il consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni, commentando i dati, sottolinea come "la viabilità stradale richiede sistemi più idonei e incisivi per rendere la circolazione maggiormente sicura, ma l’installazione di autovelox fissi non deve rappresentare solo lo strumento per fare  introitare facili soldi alla Provincia. Anche perché su questo tasto occorrerebbe davvero verificare se parte di quei proventi derivati da infrazioni al codice della strada, sono poi riversati a favore di interventi finalizzati al  miglioramento della viabilità generale e non   alla parte corrente del bilancio come spesso accade all’insaputa di tutti".

"Accanto, poi, a questi rilevatori di velocità la polizia provinciale dovrebbe svolgere al contempo, uno dei propri compiti d’istituto,  attraverso interventi di prevenzione e di educazione stradale, poiché, in altro modo, tale nuova strumentazione servirebbe, come già si diceva, esclusivamente a rimpinguare la  cassa dell’ente - chiosa l'esponente dell'opposizione -. A proposito di quest’ultima ipotesi il mio personale timore si trasforma quasi in certezza se si considerano i dati dell’ultimo bilancio, dai quali emerge con chiarezza il vistoso dato riferito alle sanzioni amministrative per violazione del codice della strada con incrementi considerevoli".

Per Spadoni, "la questione si presenta con luci e ombre e a proposito di queste ultime emerge una situazione interna all’ente provinciale in qualche modo discutibile. Buona parte delle contravvenzioni per l’eccesso di velocità registrate dagli autovelox non si riesce riscuotere e in particolare l’implementazione delle quattro postazioni fisse sulla San Vitale, nell’immediata periferia di Ravenna, in aggiunta quelle già in funzione, ha determinato un considerevole incremento del numero di verbali con conseguente aumento dei servizi di notifica delle sanzioni amministrative gestite dal Corpo di Polizia provinciale".

"Sono state notificate, infatti, alcune migliaia di verbali per mancata comunicazione dei dati riferiti ai conducenti, stimati dagli uffici in 150mila euro per procedere alla chiusura del passato anno 2015, pertanto la giunta ha ritenuto di assegnare il servizio di gestione degli atti riguardanti i verbali di sanzioni amministrative per il Corpo dei Polizia provinciale ad una ditta  di Padova, aggravando in questo modo il già risicato bilancio dell’ente - conclude il consigliere dell'Udc -. E’ discutibile la scelta della giunta di terziarizzare tali servizi in un momento così difficile come questo, quando si poteva trovare una sinergia fra il Corpo di Polizia provinciale e il servizio legale dell’ente di recente costituzione".

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