Semaforo nuovo, più sicurezza a Castel Bolognese

Primo bilancio più che positivo sul versante della sicurezza stradale a Castel Bolognese. Da questa estate infatti sono pienamente operativi due nuovi box autovelox perfettamente visibili e segnalati sulla via Emilia, che si vanno ad affiancare al tradizionale box già in uso da anni all'ingresso della città provenendo da Imola. L'effetto dissuasivo ottenuto è stato molto positivo. Tutti gli automobilisti rallentano creando maggior sicurezza in zone particolarmente trafficate.

In particolare si fa riferimento a quella del nuovo supermercato Conad e quella di via Martiri di Felisio, via Alberazzo. L'autovelox non è sempre presente nei contenitori ma ruota a turno nei tre “armadietti” e scatta fotografie solo alla presenza di almeno un agente di polizia. Il codice stradale richiede infatti che lo scatto nel centro abitato avvenga con la presenza costante di un operatore. Anche per questo motivo le multe elevate sono poche ma quello che maggiormente interessa l'Amministrazione comunale è «prevenire e aumentare la sicurezza stradale anche degli utenti deboli come pedoni e biciclette».

Un risultato, questo, che è sicuramente stato ottenuto anche con l'aiuto del nuovo semaforo pedonale posizionato vicino all'uscita di via Martiri di Felisio. Questo impianto è stato studiato per creare un’opportunità di deflusso dalla zona artigianale e per questo si attiva in certe ore di traffico arrestando solo i veicoli diretti verso il centro città. Per il resto della giornata e soprattutto quando sarà completata tutta l'opera di urbanizzazione della zona artigianale con sottopassi, allacci e rotonda, l'impianto sarà ed è già al servizio dei pedoni e dei ciclisti che vogliono attraversare la via Emilia in tutta sicurezza, con il fermo di tutte e due le correnti di traffico.

«Da notare – afferma il comandante della Polizia municipale di Castel Bolognese, Stefano Manzelli - che un impianto tradizionale all'incrocio via Martiri di Felisio, via Emilia, oltre a non essere autorizzabile dall'Anas, avrebbe congestionato completamente, in certe fasce orarie, tutta la tratta della via Emilia dal centro città in direzione Imola. Inoltre sarebbe costato almeno il doppio dell'impianto prescelto e tra poco tempo, a viabilità migliorata, sarebbe risultato assolutamente ingombrante e sgradito».