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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bagnacavallo

Fa il pescatore in Atlantico il nuovo "bagnacavallese nel mondo"

Spataro torna sempre volentieri a Bagnacavallo per stare con la figlia Delci Anna che studia in Italia e con il fratello Marco

La sala della Giunta comunale di Bagnacavallo ha ospitato un nuovo incontro con un “Bagnacavallese nel mondo”. Il trentaseienne Michele Spataro, che vive all’isola di Sal nell’arcipelago di Capoverde da molti anni, è stato ricevuto dal sindaco Eleonora Proni, dagli assessori Ada Sangiorgi, Simone Venieri ed Elena Verna e da Gabriella Foschini, presidente dell’associazione Amici di Neresheim. Spataro era accompagnato dall’amico Paolo Randi, medico bagnacavallese con il quale condivide la passione per il mare. 

A Capo Verde Spataro ha fatto della passione della pesca il suo mestiere. Dopo aver lavorato per tre anni a Porto Corsini e all’Isola degli Spinaroni come raccoglitore di vongole, nel 2003 è andato a Capo Verde per la prima volta con un amico e vi è tornato poi nel 2005 per stabilirsi definitivamente nell’arcipelago dell’Oceano Atlantico. Per un anno ha praticato sport fishing da riva o scogliera, con pesca di squali e carangidi, poi è passato alla pesca commerciale con una propria barca. Spataro ha raccontato di "una vita dura ma appagante. Mi sveglio sempre molto presto dovendo essere in mare alle 4 del mattino fino alle 11: è importante tornare per primi al pontile con il pesce fresco per poterlo offrire ai clienti".

Durante l’incontro Spataro ha risposto con entusiasmo e precisione alle domande sui vari tipi di pesca, sulle tecniche e le esche utilizzate e sui suoi trofei di pesca, quali uno squalo limone di due metri e settanta e un tonno a pinna gialla di 27 chili, anche se il suo sogno rimane quello di pescare un Marlin blu dalla scogliera. Ha poi parlato delle dieci isole di Capo Verde e di quella in cui vive, Sal, paradiso dei surfisti, poi del clima, della cordialità degli abitanti, degli stili e dei ritmi di vita, «più lenti rispetto ai nostri: il moto capoverdiano è “no stress”". Per il futuro ha in animo di costruire una nuova barca e specializzarsi nella pesca delle aragoste in apnea, aperta per tre soli mesi l’anno per proteggere la specie. Spataro torna sempre volentieri a Bagnacavallo per stare con la figlia Delci Anna che studia in Italia e con il fratello Marco. 

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