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Cronaca Bagnacavallo

Bagnacavallo, area Naviglio. Confcommercio: "No al cash & carry urbanistico"

"Per questo motivo - conclude Massaccesi - Confcommercio Ascom Lugo ribadisce la richiesta di annullamento della previsione urbanistica, per evitare la completa desertificazione del centro storico"

“Se stiamo a quanto dichiarato in una recente intervista dal sindaco di Bagnacavallo, il territorio di tutti i Comuni sarebbe divenuto una sorta di “cash and carry” dove per far qualcosa è sufficiente avere l’idea e i denari necessari per realizzarla, poiché neppure la programmazione urbanistica potrebbe fermare la normativa in materia di liberalizzazioni”. E’ dura la presa di posizione del Direttore di Confcommercio Ascom Lugo – Luca Massaccesi – circa la notizia di questi giorni secondo cui la Provincia avrebbe approvato una variante che potrebbe consentire la nascita di una superficie commerciale anche alimentare per migliaia e migliaia di metri nell’area adiacente alla rotonda “Naviglio” a Bagnacavallo.

“Continuiamo invece a ritenere che tutto questo non sia inevitabile, e che i sindaci, le Giunte e i Consigli Comunali ben possano continuare a prevedere vincoli che tutelino l’Ambiente, la qualità della vita e la vivibilità dei centri. La previsione originaria per l’area Naviglio prevedeva unicamente un massimo di 250 metri di superfice per il commercio alimentare e svariate migliaia di metri per il commercio extralimentare; ma in tanti anni nessuno ha manifestato interesse. E che l’extralimentare interessi poco è dimostrato dal fatto che neppure l’outlet che doveva nascere a Faenza pare vedrà mai – fortunatamente – la luce. Non ci appassionano le dispute politiche, ma l’idea che questa decisione sia funzionale ad altro viene, considerati i molteplici intrecci della vicenda, che coinvolgono Comune, Provincia e società partecipata, sia da Comune che da Provincia, data in forte crisi finanziaria”.

“Ci viene chiesto anche dal Comune di Bagnacavallo – prosegue Massaccesi – di promuovere il centro storico, ma poi accade non solo che si tenti di togliere ulteriore capacità di parcheggio in zone già fortemente carenti, ma di “regalare” la possibilità di usufruire di un attrattore di consumi frequenti – la superfice alimentare – in una grande area esterna al centro, ben servita da viabilità e parcheggi, quando nel territorio del Comune ne esistono già altre due. Visto che non si pensa certo di far concorrenza ad Esp di Ravenna e Maioliche di Faenza, da dove si pensa che proverranno i consumi che sarebbero attratti dalla nuova area?” “Per questo motivo – conclude Massaccesi – Confcommercio Ascom Lugo ribadisce la richiesta di annullamento della previsione urbanistica, per evitare la completa desertificazione del centro storico, candidato a museo deserto riservato a residenti e a radi turisti approdati a Bagnacavallo quasi per caso, nella persistente assenza di una politica turistica del territorio”.

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