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Cronaca

Anziani nel mirino, la 'banda delle arance' resta in carcere

Secondo gli investigatori, i due campani fanno parte di un disegno criminoso ben orchestrato ed organizzato, tanto da non poter escludere che si tratti di una vera e propria associazione

La "banda delle arance" resta in carcere. Mercoledì il giudice ha convalidato l'arresto effettuato sabato scorso dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ravenna. In manette, dopo aver rapinato un'anziana, sono finiti un napoletano di 38 anni ed un casertano di 26. I casi denunciati, attribuibili ai due, sono almeno una decina. Secondo gli investigatori, i due campani fanno parte di un disegno criminoso ben orchestrato ed organizzato, tanto da non poter escludere che si tratti di una vera e propria associazione.

Ora si trovano in carcere: le motivazioni del giudice sono state orientate pensando alla pericolosità sociale dei due soggetti, il 38enne vanta numerosissimi precedenti di polizia anche specifici, ma anche per la situazione di disoccupazione dei due uomini, che rende più che probabile la recidività dell’azione criminosa. In questo modo i Carabinieri hanno assicurato alla Giustizia due criminali che dal mese di dicembre al momento del loro arresto, unitamente ad altri complici per i quali resta da accertare il rapporto e l’eventuale vincolo associativo, hanno letteralmente disseminato il panico nelle frazioni del ravennate; le loro vittime preferite erano anziani da soli per strada.

In un caso, per il quale è stata riconosciuta sempre la figura del 38enne, un vecchietto è stato avvicinato nel forlivese con la scusa di un vecchio lavoro fatto in casa sua spacciandosi come idraulico e dopo aver regalato una cassa di arance al malcapitato in segno di riconoscenza, è stato buttato a terra e girato per estrargli il portafoglio dalla tasca posteriore dei pantaloni.

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