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Cronaca

Caccia, il 21 settembre l'apertura generale della stagione: tutte le novità

Domenica rappresenta il primo giorno di "preapertura", con la prima di sei giornate di anticipazione. Seguono giovedì 4 settembre, domenica 7, giovedì 11, domenica 14, giovedì 18, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo

Anche quest'anno, organizzato dal coordinamento degli ATC ravennati (RA1,RA2,RA3) in collaborazione con la Provincia di Ravenna, si e' svolto mercoledì sera l teatro di Russi,un'incontro alla presenza di circa 350 cacciatori in cui sono state illustrate le principali novita' della stagione venatoria. Lunedì rappresenta il primo giorno di "preapertura", con la prima di sei giornate di anticipazione. Seguono giovedì 4 settembre, domenica 7, giovedì 11, domenica 14, giovedì 18, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo dalle ore 5,45 alle ore 13,00 (ora legale) ad esclusione del Pre-parco del Delta del Po e della fascia costiera, a mare della Statale Adriatica (vecchio tracciato) e Statale Romea, e dei siti Rete Natura 2000. Si può esercitare l'attività venatoria a merlo (carniere massimo giornaliero di 5 capi), tortora (carniere massimo giornaliero di 15 capi), gazza, cornacchia grigia e ghiandaia.

Con la deliberazione 970 del 30 giugno scorso, la Regione Emilia-Romagna, al fine di aggiungere un ulteriore strumento all'eterna lotta finalizzata al contenimento dei danni da fauna selvatica alle produzioni agricole, ha autorizzato la caccia in deroga allo storno e al piccione inselvatichito e le relative modalità operative. Sarà possibile prelevare lo storno dal 1 settembre al 30 novembre, nelle aree e nei giorni in cui è permessa l'anticipazione dell'esercizio venatorio, nei Comuni in cui sono stati liquidati danni provocati da questa specie negli ultimi quattro anni; restano esclusi i Comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio e la parte alta di Brisighella.

E' previsto un carniere massimo giornaliero di 20 capi, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo, senza l'uso di richiami di qualsiasi tipo appartenenti alla specie in oggetto, entro 100 metri da frutteti, vigneti e ulivi, con frutto pendente, in cui siano attivi  sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture stesse. E' stato stabilito un prelievo massimo stagionale di 16.000 capi per l'intera Provincia. A tal fine è previsto un monitoraggio parziale il giorno 26 ottobre, mediante la compilazione e trasmissione alla provincia della fotocopia della scheda di pagina 67 del Tesserino per l'esrcizio venatorio, da consegnarsi alla provincia entro il 30 ottobre.

Similmente, seppure con tempi di prelievo differenti, è stata prevista, anche la caccia in deroga al piccione. Sarà possibile prelevare il piccione dal 21 settembre al 31 gennaio 2015, in tutti i Comuni della Provincia. E' previsto un carniere massimo giornaliero e stagionale rispettivamente di 20 e 200 capi, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo, anche con l'uso di zimbelli/stampi (richiami non vivi), all'interno (con regolare permesso dell'agricoltore in quanto coltura in atto) od entro 100 metri dagli appezzamenti seminati a cereali autunno-vernini, cereali primaverili, colture proteo oleaginose (pisello, pisello proteico, soia, favino, girasole, mais, sorgo, colza, veccia) e loro stoppie, in cui siano attivi  sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture stesse.

Con la stessa deliberazione sono state individuate le figure che possono occuparsi di tale prelievo, individuandole fra i cacciatori: residenti nella regione Emilia - Romagna iscritti agli ATC locali; residenti in regione che esercitano la caccia in mobilità, che esercitano la caccia in aziende faunistiche venatorie o che abbiano optato per la caccia da appostamento fisso con uso di richiami vivi. Sono escluse dalla caccia in deroga le zone SIC e ZPS.

Le attività relative alla caccia in deroga, numero di uscite, luoghi di caccia, capi abbattuti, vanno poi rendicontate, utilizzando l'apposita scheda già predisposta a pagina 67 del "Tesserino per l'esercizio venatorio", da consegnarsi alla Provincia entro il 31 marzo. Domenica 21 settembre apertura generale della caccia. Fino a domenica 5 ottobre, i cacciatori potranno cacciare la selvaggina migratoria e stanziale in giornate fisse, giovedì e domenica dall’alba fino alle ore 13, e alla sola avifauna migratoria da appostamento fino al tramonto secondo gli orari stabiliti negli ATC RA1, RA2 e ATC RA3. In queste giornate, nell’ora prima del sorgere del sole, i cacciatori potranno sparare esclusivamente alla fauna migratoria purché da appostamento fisso o temporaneo e, dopo il sorgere del sole, alla fauna selvatica stanziale o migratoria.

Dal 1 ottobre al 30 novembre, i cacciatori usufruiscono di altre due giornate di caccia alla sola migratoria da appostamento. Dalla terza domenica di settembre si inizia la caccia anche nelle aree contigue del Parco del Delta del Po e dalla seconda domenica di ottobre nelle Pinete di Ravenna e Cervia. Nelle Piallasse della Baiona e dei Piomboni, zone umide siti di Rete Natura 2000, spinti dalla necessità di diminuire la pressione venatoria all'interno di aree particolarmente delicate, si sono definiti orari venatori più stringenti alle cacce specifiche, e la chiusura alle ore 16.00 (17.00 ora legale) anche per i giorni feriali (fino al 30 settembre).

Nelle zone umide ZPS, fino al 1° ottobre si può cacciare solo il germano reale. Dal 1 novembre al 31 gennaio 2015 è altresì consentita l'attività venatoria in forma collettiva al cinghiale. La Provincia ha stabilito il divieto di uso e detenzione di cartucce a munizione spezzata con borraggio predisposto per tiri a lunga portata (tipo over 100 o similari), così come ha stabilito il divieto di uso e detenzione di fucile a canna ad anima rigata, nonché di munizioni a palla unica per fucile a canna ad anima liscia, che non siano previsti dalle operazioni di caccia agli ungulati o alla volpe in squadre autorizzate, esclusivamente a sud della via Emilia. Il Tesserino per l’esercizio venatorio va riconsegnato al Comune entro e non oltre il 31 marzo 2015.

La Polizia provinciale avvalendosi del regolamento per la vigilanza venatoria, che rende più efficiente la vigilanza stessa, anche attraverso un più efficace coordinamento delle Guardie Volontarie operanti nel territorio provinciale, presidia il territorio con l’intento di reprimere gli atti di bracconaggio, di fare prevenzione e di dare le giuste informazioni ai cacciatori e agli agricoltori in materia ambientale e faunistica. Saranno oggetto di controllo zone che nelle scorse aperture hanno presentato particolari problematiche, come ad esempio la zona Ponte Rosso. I cacciatori fuori provincia possono esercitare l’attività venatoria nella nostra provincia, solo se in possesso d’uno dei tesserini ATC RA1-RA2-RA3 o permessi speciali rilasciati dagli stessi ATC per la caccia alla sola selvaggina migratoria da appostamento fisso.

"E' importante continuare la collaborazione fra mondo venatorio e mondo agricolo per la salvaguardia delle produzioni agricole che sono alla base del reddito dell’agricoltore e dell’economia del nostro territorio - viene evidenziato dalla Provincia -. E' proprio grazie alla collaborazione con gli ATC (al cui interno sono presenti le componenti agricola, venatoria ed ambientale) se si è raggiunto, sul nostro territorio, l’obiettivo medio del 24% di zone per la produzione di fauna (ZRC – rifugi, oasi, parchi) posto dalla Regione Emilia-Romagna.
Sul sito della Provincia di Ravenna e' possibile reperire sia il calendario venatorio regionale che quello provinciale".

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