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Cronaca Lugo

Tragedia in azienda: precipita dal tetto e muore dopo un volo di otto metri

Subito è stato dato l'allarme e sul posto si sono precipitati i soccorsi del 118 con ambulanza, auto medica ed elicottero

Tragedia sul lavoro venerdì mattina a Lugo. Un uomo riminese di 38 anni, operaio di una ditta esterna, che si trovava in un'azienda di prodotti sanitari di via Gessi dove stava svolgendo alcuni lavori di manutenzione sul tetto, intorno alle 9.30 è precipitato giù dal lucernario, facendo un volo di circa otto metri. Subito è stato dato l'allarme e sul posto si sono precipitati i soccorsi del 118 con ambulanza, auto medica ed elicottero: ma per l'uomo, vista la gravità dei traumi riportati, non c'è stato nulla da fare. Il 38enne è morto durante i tentativi di rianimazione in ambulanza. Sul posto anche i Carabinieri e la Medicina del lavoro per far luce sulla tragedia.

Precipita dal tetto e muore sul lavoro (foto Massimo Argnani)

"Ci troviamo purtroppo a piangere un’altra morte sul lavoro, una situazione profondamente ingiusta, che non dovrebbe mai verificarsi – commenta il sindaco di Lugo Davide Ranalli esprimendo il cordoglio di tutta l'amministrazione comunale - L’episodio ci spinge a ribadire ancora una volta la necessità di favorire la sicurezza sui posti di lavoro con azioni concrete. Alla famiglia e ai colleghi dell’uomo che ha perso la vita oggi vanno le condoglianze di tutta l’amministrazione comunale, in attesa che le autorità preposte facciano luce sulle cause dell’accaduto".

"È l’ennesima tragedia che segna di lutto tante e troppe vicende di morti sul lavoro che accadono nel nostro paese e che conferma quanto resti ancora da fare in questo campo per garantire la sicurezza e la vita dei lavoratori - aggiungono dal Pd di Lugo - Le normative in materia ci sono e prevedono idonei sistemi di protezione a cura del datore di lavoro. È la cultura della sicurezza che deve crescere, nelle imprese e fra i lavoratori, perché se può esistere l’evento imprevedibile o la disattenzione la scelta della prevenzione è l’unica via da percorrere per ridurre o eliminare i rischi per la vita di chi lavora. Il Pd di Lugo, mentre esprime il proprio cordoglio per la morte di questo giovane operaio, invita le autorità e le istituzioni, le imprese e le loro associazioni e le organizzazioni dei lavoratori a un impegno congiunto per un rigoroso percorso di verifica del rispetto delle misure di sicurezza nel lavoro, che questa vita stroncata pone a tutti".

Anche la Fillea, organizzazione di categoria degli edili della Cgil,delle province di Ravenna e Rimini, esprime il proprio cordoglio: "Si tratta dell’ennesimo infortunio mortale che denota come la situazione della sicurezza in edilizia sia preoccupante e segnala il degrado che stanno vivendo i nostri territori. Ancora nel 2019 gli aspetti relativi alla salute e sicurezza non sono affrontati in modo adeguato. Dall’inizio dell’anno in Emilia Romagna nel settore delle costruzioni - commentano Davide Conti e Renzo Crociati, segretari generali delle due strutture sindacali di Ravenna e Rimini - sono avvenuti 280 infortuni sul lavoro denunciati all’Inail e rispetto all’anno precedente aumentano gli infortuni che coinvolgono lavoratori edili con più di cinquant’anni. Solamente nei due comuni di Rimini e Ravenna negli ultimi due mesi sono avvenuti tre morti sul lavoro nel settore edile. Non basta più l’indignazione, dobbiamo passare a fatti concreti. Dobbiamo iniziare a parlare della proposta di legge sull’omicidio sul lavoro, proposta che è stata presentata ma che è rimasta ancora al punto di partenza. Non vogliamo aspettare il prossimo infortunio, per questo motivo nei prossimi giorni chiederemo la convocazione di un tavolo con tutti i soggetti istituzionali e non coinvolti sul tema sicurezza sul lavoro”.

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