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Cronaca Faenza

Cucciolo morto assiderato, coppia denunciata. Trovata una fossa con cani seppelliti

Riguardo i reati in tema di maltrattamenti e abbandono di animali, il capitano Marella, rivolge un appello: "Si tratta di reati perseguibili d’ufficio per questo invitiamo a segnalare al 112 situazioni sospette"

I Carabinieri della Compagnia di Faenza, al comando del capitano Cristiano Marella, coordinati dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal pubblico ministero Cristina D'Aniello, hanno individuato i responsabili dell’abbandono di due cuccioli di pochi mesi che a dicembre erano stati trovati in un fosso alla periferia della città. Purtroppo quel gesto insensato aveva procurato la morte di un cagnolino e ridotto in fin di vita il secondo, poi tratto in salvo e curato da veterinari della locale sezione Enpa.

I fatti

I  fatti risalgono al 18 dicembre scorso, quando un veterinario di Faenza, volontario dell’Enpa, aveva trovato in via Merlaschio nelle campagne faentine, due cuccioli di cane di circa due mesi abbandonati all’interno di una cassetta in plastica lungo un canale di scolo che costeggia la strada. Uno dei due cuccioli al momento del ritrovamento era già deceduto, quasi certamente per il freddo secondo il medico, mentre il secondo, in condizioni molto gravi, era stato subito ricoverato in un ambulatorio veterinario.

IL VIDEO: IL CUCCIOLO "CALIPPO" STRAPPATO ALLA MORTE

Le indagini dell'Arma

Le indagini sono partite dopo la denuncia ai Carabinieri manfredi presentata dalla responsabile dell'Enpa di Faenza, Teresa Ravaioli, che allo stesso tempo aveva pubblicato le fotografie dei due cuccioli sui social network per condannare il deplorevole episodio ed invitare eventuali testimoni a contattare i recapiti dell’associazione per risalire agli autori. Il post è diventato “virale” con migliaia di condivisioni e di messaggi di solidarietà per il cucciolo sopravvissuto, che nel frattempo i volontari dell’associazione animalista hanno ribattezzato col nome di “Calippo”.

Testimonianze

Attraverso la  testimonianze di persone che hanno raccolto l’appello dell’Enpa, i Carabinieri sono riusciti ad orientare le indagini su un automobilista che aveva effettuato una sosta sospetta lungo via Merlaschio la sera dell’abbandono. infatti dopo aver passato al setaccio i filmati delle telecamere della videosorveglianza e dei varchi di lettura targhe disseminati per il territorio, sono riusciti ad individuare un’auto in uso ad una coppia di Cotignola, un 59enne e una 37enne. Individuato il loro indirizzo, i militari hanno effettuato degli appostamenti appurando che nella loro abitazione vi erano delle cucce per cani “disabitate”. Un indizio che ha insospettito ulteriormente i carabinieri che a quel punto hanno cominciato ad acquisire informazioni dai vicini di casa.

Gli approfondimenti

Alla fine è emerso che in quella proprietà, nonostante lo spazio ridotto, dall’estate dell’anno scorso erano state viste numerose cucciolate tenute in condizioni igieniche “discutibili” al punto che erano intervenute anche le Guardie Zoofile di Lugo e la stessa Enpa di Faenza per verificare lo stato di cura di quei cani. Dalle testimonianze, inoltre, è emerso che nei mesi successivi il numero dei cani si era progressivamente ridotto finchè non ne era più stato visto nemmeno uno, in quanto, secondo la versione del proprietario, era riuscito a darli in affidamento a persone disposte ad accoglierli, anche se riguardo la “sparizione” di alcuni cani, però, le circostanze erano apparse poco chiare.

La svolta

La svolta delle indagini è avvenuta quando i Carabinieri, dopo aver raccolto una serie di indizi sulla coppia di Cotignola, ha raccolto la testimonianza di una persona che ha raccontato di aver visto nel loro giardino, i primi di dicembre, due cuccioli di pochi mesi e dal pelo chiaro che, dopo le verifiche, sono risultati essere quelli poi abbandonati in via Merlaschio. A quel punto i carabinieri hanno depositato una dettagliata informativa alla Procura e la vicenda è stata preso a cuore dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal pubblico ministero Cristina D'Aniello, che hanno coordinato le indagini ricevendo dai carabinieri notizia di tutti gli sviluppi “in tempo reale”. 

Le perquisizioni

Nel giro di poche ore è stato emesso un decreto di perquisizione con il quale i Carabinieri di Faenza, capeggiati dal capitano Marella che ha diretto la delicata indagine, si sono presentati alla porta della coppia. La perquisizione effettuata nell’abitazione dei due ha portato al ritrovamento di indiscutibili fonti di prova a loro carico. Inoltre nel giardino dell’abitazione i militari dell’arma hanno trovato una fossa comune dove nel tempo erano stati seppelliti molti cani. L'area è stata sottoposta a sequestro per ulteriori accertamenti. la coppia è stata quindi denunciata per “maltrattamenti e uccisione di animali”.

I maltrattamenti verso gli animali

Riguardo i reati in tema di maltrattamenti e abbandono di animali, il capitano Marella, rivolge un appello: "Si tratta di reati perseguibili d’ufficio per questo invitiamo a segnalare al 112 situazioni sospette, questo per consentire l'avvio delle indagini, risalire ai responsabili e consentire alla magistratura di procedere nei loro confronti. in merito all'episodio specifico posso dire di essere molto soddisfatti dell’esito dell'indagine. La fotografia del cagnolino ritrovato purtroppo senza vita ci aveva particolarmente colpiti. grazie all'intervento dei volontari dell'Enpa il secondo cucciolo non ha seguito le sorti dell'altro. Per questo motivo tramite il 112 oppure direttamente nelle nostre caserme siamo sempre disponibili ad accogliere denunce o segnalazioni sul tema del maltrattamento nei confronti degli animali. L’Arma dei Carabinieri è costantemente impegnata nella lotta ai crimini contro l’ambiente e nella salvaguardia dei diritti di chi è più debole e indifeso, animali compresi, che purtroppo spesso sono esposte al rischio di maltrattamenti e a diverse forme di illegalità”. 

I ringraziamenti

"A nome di tutti i nostri volontari e di tutti gli amanti degli animali, ringraziamo sentitamente l’Arma dei Carabinieri per l’egregio lavoro svolto”, afferma la presidente di Enpa Faenza, esprimendo la propria soddisfazione per l’esito delle indagini che hanno portato alla denuncia per maltrattamenti e uccisione di animali una coppia residente a Cotignola. “Ringraziamo il capitano Cristiano Marella, il procuratore capo Mancini e il pubblico ministero D’Aniello che hanno diretto e coordinato le indagini - aggiunge Ravaioli - siamo estremamente soddisfatti per questo grande risultato e non ci resta che attendere che la giustizia faccia il proprio corso. Gesti di una simile crudeltà come l’abbandono di cuccioli indifesi restano per noi immotivati e inspiegabili, poiché condannano a morte sicura l’animale. Fortunatamente, le forze dell’ordine hanno compiuto il proprio dovere, permettendo che un simile gesto non resti impunito”.

Enpa Faenza ha organizzato per sabato 27 gennaio a Faenza, al canile di via Plicca 2, il “Calippo day”, una festa organizzata per far conoscere Calippo, ai tanti sostenitori del coraggioso cagnolino, che potranno portargli un saluto e una coccola. Il cane è pronto per lasciare il canile, poiché le premurose cure a cui è stato sottoposto dopo il ritrovamento non solo gli hanno salvato la vita, ma gli hanno anche fatto riacquistare una splendida forma. Nei prossimi giorni saranno diffuse maggiori informazioni sull’iniziativa.
 

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