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Cronaca

Cani in libertà sulla spiaggia: "Ecco le aree in cui possono entrare i nostri amici"

Sul social network per eccellenza (Facebook) sta montando la polemica su un articolo riportato dalla stampa locale, in merito alla presenza di troppi cani sulla spiaggia a sud di Lido di Dante.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Sul social network per eccellenza (Facebook) sta montando la polemica su un articolo riportato dalla stampa locale, in merito alla presenza di troppi cani sulla spiaggia a sud di Lido di Dante. La querelle tra i favorevoli e i contrari si potrebbe evitare, se chi decide di portare in spiaggia il proprio fido si recasse nelle aree autorizzate. A Lido di Dante ci sono ben due aree autorizzate ove è possibile portare i cani in spiaggia: una alla foce dei Fiumi Uniti, regolamentata con apposita ordinanza comunale; l'altra presso il bagno Passatore, struttura privata. Personalmente trovo sia giusto portare in spiaggia il proprio cane, che tra l'altro in alcuni casi è più pulito dell'essere umano, tuttavia bisogna sempre tener presente che la libertà di ciascuno di noi finisce dove inizia quella dell'altro. Pertanto se in zona ci sono aree per cani, è in queste che i loro proprietari dovrebbero portarli. Tanto più che si ha la possibilità di scelta: gratuita quella alla foce, a pagamento quella privata. Diversamente si tratta di un atto irriguardoso nei confronti di chi non si sente a suo agio al cospetto di questi, pur simpatici e fedeli, amici dell'uomo.

Forse non tutti sanno che il Comune di Ravenna, con propria ordinanza TL 668/2015 del 22 maggio scorso, che integra quella balneare 1/2015 della Regione Emilia Romagna, ha espressamente vietato, al punto 11, durante la stagione balneare, la conduzione e la permanenza sulla spiaggia di qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola o guinzaglio: norma la cui inadempienza è punita dall'art. 1164 del Codice della Navigazione, comma 2, con la sanzione da 100 a 1.000 euro (nel caso specifico, ai sensi della legge 689/1981, il minimo è di 200 euro).

Ma tranquilli tutti, perché si sa che su questo lembo di suolo italico l'anarchia continua a regnare sovrana, nell'indifferenza assoluta di chi è deputato a far rispettare le leggi dello Stato e le sue stesse ordinanze sul corretto utilizzo dell'arenile.

Pasquale Minichini, Lista per Ravenna

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