"La porteremo a casa". Luigi Conficconi, dell'ex infermiera 42 anni dell'ospedale di Lugo in carcere dal 10 ottobre accusata della morte avvenuta in aprile di Rosa Calderoni, l'anziana 78enne deceduta l'8 aprile scorso in seguito a complicanze cardiache, era presente martedì mattina al tribunale di Ravenna per l'udienza che ha visto il giudice del lavoro riservarsi sulla decisione di reintegro dell'indagata.

"Sta bene - ha detto il fidanzato della 42enne -. E' forte, perchè vicino a lei ci sono persone che le vogliono bene. va in chiesa tutti i giorni. Inoltre porta i pasti alle altre detenute. Fa attività di carcere come disegni". Sul fronte giudiziario, "il mio avvocato sta facendo di tutto per riportarla a casa. Sono fiducioso nella magistratura. Ho fiducia nel mio avvocato Stefano Della Valle, che sta facendo di tutto per riportarla a casa. Ringrazio anche il personale del carcere di Forlì, che la trattano come una persona normalissima. Io vivo con lei da 16 anni e sto vivendo male questo periodo. Sono distrutto. La vedo una volta alla settimana per un'ora. E' una lavoratrice, che ama il suo lavoro".

Le indagini, coordinate dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal pubblico ministero Angela Scorza, puntano a chiarire 38 decessi sospetti avvenuti nell'ospedale della bassa Romagna dall'inizio dell'anno. Le perizie degli esperti dalla procura hanno consigliato un approfondimento - tramite analisi statistica - per altri 10 casi di pazienti deceduti. Nella misura restrittiva si contesta il reato di omicidio pluriaggravato nei confronti della 78enne.

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