Il direttore generale dell’Ausl della Romagna Marcello Tonini ha incontrato giovedì la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. L’incontro, richiesto dai nove sindaci, ha avuto lo scopo di fornire chiarimenti da parte dell’Ausl agli amministratori locali in merito alla degenza notturna di pediatria nell’ospedale di Lugo e i suoi possibili sviluppi. “Sarà impegno dell’Ausl della Romagna lavorare affinché in questo contesto critico della riorganizzazione dell’azienda si migliori il metodo di confronto con gli amministratori locali - ha esordito Tonini - su tematiche che possono, come avvenuto in questo caso per la pediatria, generare confusione e inutili allarmismi tra i cittadini. Purtroppo le criticità attuali non ci hanno consentito di agire diversamente. Non c’è nessun depotenziamento in atto nascosto dietro alle modifiche in corso, bensì solo la scelta non negoziabile di attenersi alle regole”.

“In merito ai temi in oggetto va prioritariamente evidenziato, e ben chiarito, che la decisione di sospendere la degenza notturna di Pediatria è da considerarsi un atto dovuto - ha specificato Marcello Tonini -, non solo perché così previsto da una specifica delibera della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna, ma soprattutto in ordine alla sicurezza dei piccoli pazienti, principio questo fondamentale che è, e sarà, alla base delle azioni di questa Direzione aziendale. Così come va chiarito che comunque nulla cambia, rispetto all’assetto precedente, per quanto attiene alla presa in carico dei pazienti”. La delibera di giunta regionale numero 1853 del 19 dicembre 2011 in tema di accreditamento, a titolo “Requisiti specifici per le strutture di Pediatria” chiarisce infatti (pagina 25) che in presenza di posti letto “deve essere garantita la presenza di un pediatra h24”, esigenza questa che non era soddisfatta.

“La doverosa scelta di procedere con la sospensione della degenza notturna non va tuttavia a modificare sostanzialmente la presa in carico dei pazienti - ribadisce Tonini -. All’Ospedale di Lugo è infatti attiva una guardia pediatrica diurna su 12 ore (fino alle 20) con medico presente in ospedale, e la reperibilità del pediatra (a chiamata) sulle restanti 12 ore, durante le quali il paziente viene preso in carico presso il Pronto Soccorso Generale, salvo poi essere eventualmente avviato presso altro reparto di destinazione. Non solo questa impostazione resta, ma si sta verificando la possibilità di ampliare oltre le ore 20 la presenza fisica del pediatra in ospedale”.

“Da quanto così premesso, appare dunque evidente che la decisione non rappresenta, in alcun modo, un intento di depotenziamento dell’Ospedale di Lugo che, anzi, sarà oggetto, nel prossimo futuro, di interventi strutturali e organizzativi, mirati garantire un’offerta sempre più qualificata ai pazienti, tenendo conto della prossimità delle cure, del bacino d’utenza, delle caratteristiche della struttura, e delle interrelazioni consolidate con l’Ospedale di Ravenna”.

Entro l’anno in corso saranno completati i trasferimenti dei reparti e servizi del Dipartimento Materno Infantile (attività pediatrica di day hospital, pronto soccorso e osservazione breve con 6 postazioni totali, ambulatori pediatrici, supporto al punto nascita e assistenza neonatologica di primo livello, punto nascita con 3 sale parto e sala operatoria per taglio cesareo, degenza di ostetricia e nido, fecondazione medicalmente assistita, ambulatori ginecologici) nei padiglioni A e C, a seguito della demolizione e completa ricostruzione del padiglione D, dove sono attualmente collocati. Tale operazione farà sì, in prospettiva, che tali servizi abbiamo una migliore e più adeguata collocazione strutturale.

Nel progetto di realizzazione del nuovo padiglione D sono previste strutture a servizio delle attività diurne: dialisi (dalle attuali 14 postazioni a 18 postazioni), poliambulatori e ambulatori chirurgici, blocco operatorio di day surgery con 2 sale operatorie. L’opera avrà un costo di circa 4.300.000 euro, con un tempo di attivazione della nuova struttura di circa 24 mesi dall’avvio dei lavori con conclusione prevista entro la fine del 2017. “Per quanto attiene poi alla chirurgia, saranno sviluppate la day surgery e la one day surgery - ha aggiunto Tonini -. Va inoltre ben precisato che l’attività senologica che si svolge presso l’Ospedale di Lugo verrà ulteriormente implementata, grazie anche all’acquisizione di un nuovo chirurgo, con l’obiettivo principale di aumentare il numero di interventi chirurgici di quella specifica branca”.

I sindaci dell’Unione hanno convenuto sulla necessità di “rinsaldare il dialogo e la condivisione tra azienda ed enti locali nel rispetto dei rispettivi ruoli, per affrontate in modo coordinato i cambiamenti particolarmente complessi e importanti che coinvolgeranno l’Ausl unica. Metodo e condivisione devono essere presi in considerazione perché importanti, e in questo apprezziamo l’impegno assunto dal direttore generale Marcello Tonini”. “Abbiamo bisogno di risposte e abbiamo bisogno di dare informazioni - hanno sottolineato i sindaci -. Una buona comunicazione con l’Ausl può infatti evitare conflitti. Inoltre, è necessario affrontare con particolare attenzione alcune criticità, come i tempi di attesa del pronto soccorso che non sono adeguati alle esigenze dei cittadini. Siccome l’intento comune di Ausl e amministratori è quello di elevare la qualità dei servizi, dobbiamo altresì essere in grado di comunicare e spiegare i cambiamenti in atto in modo tempestivo e chiaro”. La giunta ha inoltre convocato per il prossimo mercoledì 15 luglio un’adunanza plenaria con i Consigli comunali dei Comuni dell'Unione, alla presenza dei vertici dell’Ausl, che si svolgerà al Salone Estense della Rocca di Lugo.