Attimi di terrore su un cavalcavia della A14, donna minaccia di gettarsi nel vuoto
Sono stati veri attimi di paura quelli vissuti nella serata di venerdì dai passanti che, alle 18.40 circa, hanno visto una donna (poi risultata essere una faentina di 40 anni) minacciare il suicidio lungo la provinciale “Naviglio”.
Sale a cavalcioni del parapetto che protegge le auto su un cavalcavia sull’A-14, all’interno del comune di Faenza, e minaccia di suicidarsi gettandosi nel vuoto. Sono stati veri attimi di paura quelli vissuti nella serata di venerdì dai passanti che, alle 18.40 circa, hanno visto una donna (poi risultata essere una faentina di 40 anni) minacciare il suicidio lungo la provinciale “Naviglio”.
La prima telefonata al 112 è giunta da parte di un automobilista che alla guida della sua auto si era accorto di ciò che stava accadendo_ nel frattempo altre persone di passaggio si sono fermate per gridare a quella donna in bilico sul ponte dell’a/14 di non buttarsi. L’operatore della centrale operativa dell’arma appena intuita la gravità della situazione ha immediatamente mandato sul posto un equipaggio del nucleo radiomobile, che è sopraggiunto dopo pochissimi minuti in stato di massima emergenza.
In effetti quando i due carabinieri sono arrivati sul ponte, hanno notato che una donna aveva oltrepassato la recinzione intenzionata a lasciarsi cadere nel vuoto. I militari dell’Arma hanno tentato una lunga opera di convincimento insieme ad una signora che si è fermata dopo aver dato l’allarme al 112, tuttavia le loro parole non sono servite a nulla, anche a causa dello stato di evidente alterazione psico-fisica della 40enne. Dopo il vano tentativo di convincerla, l’appuntato scelto Giovanni Calledda ed il suo collega, l’appuntato Roberto Pili, sono riusciti ad avvicinarsi alla balaustra ed approfittando di un attimo di distrazione della donna, l’hanno afferrata di sorpresa mettendola in salvo, nonostante la stessa avesse anche cercato di divincolarsi.
La 40enne faentina è stata accompagnata in ambulanza in ospedale, nel frattempo sono stati avvisati i familiari. Sono ancora da chiarire le ragioni che l’hanno spinta a compiere un gesto simile, visto che ai carabinieri non ha detto nulla, rinchiudendosi nel silenzio. In tarda serata è stata ricoverata in ospedale a Ravenna per ulteriori accertamenti.
