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Cronaca

Cerimonia in Comune per Babini, superstite della battaglia di Capo Bon

Coniata per gli ufficiali che vi avevano prestato servizio, la medaglia in bronzo dell’incrociatore Alberico da Barbiano, affondato il 13 dicembre 1941 dalla flotta inglese nella battaglia di Capo Bon, è un pezzo ormai introvabile

Coniata per gli ufficiali che vi avevano prestato servizio, la medaglia in bronzo dell’incrociatore Alberico da Barbiano, affondato il 13 dicembre 1941 dalla flotta inglese nella battaglia di Capo Bon, è un pezzo ormai introvabile. Sono riusciti a rintracciarne un esemplare la Fondazione Museo del Risorgimento e lo storico Pietro Faggioli. Verrà consegnata quest'anno ad Archildo Babini, uno degli ultimi superstiti della battaglia di Capo Bon.

Domani alle 12 il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, presidente della Fondazione, ne farà omaggio al ravennate Archildo Babini, 91 anni, uno degli ultimi tre sopravvissuti all’affondamento, che coinvolse anche l’incrociatore Alberto da Giussano e nel quale morirono oltre ottocento persone.
Babini ha raccontato la sua storia in un libro, “Fuga dall’inferno”, nel quale ripercorre anche la successiva prigionia nei campi di concentramento tedeschi.

“Sarà un piacere e un onore – commenta il vicesindaco Mingozzi – consegnare a Babini la medaglia dell’Alberico da Barbiano, in omaggio anche al sacrificio di tutti coloro che non si salvarono”.
Alla cerimonia prenderanno tra gli altri parte anche Silvano Molducci, dell’Associazione nazionale marinai d’Italia, lo storico Pietro Faggioli, l’editore Ivan Simonini, che ha pubblicato il volume “Fuga dall’inferno, e la figlia di Babini, Paola.
 

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