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Cronaca

Cerimonia per il 500esimo della battaglia di Ravenna

Mercoledì mattina, in occasione del 500° della battaglia di Ravenna, si è svolta la cerimonia ai piedi della colonna, detta "dei francesi"

Mercoledì mattina, in occasione del 500° della battaglia di Ravenna, si è svolta la cerimonia ai piedi della colonna, detta “dei francesi”, scolpita ed eretta nel 1557 lungo l’argine del fiume Ronco a testimonianza dell’evento bellico che si verificò in quei luoghi l’11 aprile 1512. Circa un centinaio le persone presenti fra autorità civili e militari, rappresentanti del mondo culturale e dell’associazione “la colonna”, figuranti con costumi d’epoca, privati cittadini tra cui un gruppo di studenti del Liceo Classico giunti in bicicletta.

Cerimonia per il 500° della battaglia di Ravenna



Dopo la deposizione di una corona d’alloro, ha preso la parola il sindaco Fabrizio Matteucci che ha attualizzato l’episodio storico, inserendolo nel contesto delle iniziative per la candidatura di  Ravenna  a Capitale europea della  Cultura nel 2019.  “In vista di questo obiettivo ambizioso – ha dichiarato -  siamo impegnati a ricostruire il mosaico della nostra identità storica con passione,  utilizzando tutti gli strumenti della conoscenza e promuovendo la più ampia partecipazione della città. In questo percorso non devono esserci luoghi bui e la collaborazione fra istituzioni, associazioni e ospiti della città deve essere la più ampia possibile. Le iniziative promosse in occasione del cinquecentenario della Battaglia di Ravenna ripercorrono le modalità di questo percorso. La celebrazione si articolerà fra mostre, incontri di approfondimento, un convegno di studi e altre azioni che coinvolgeranno la comunità ravennate nel recupero di una parte importante della sua memoria, attraverso l’acquisizione di strumenti critici in grado di garantire a quell’episodio il giusto posto all’interno della nostra storia”.

E’ poi intervenuta Elsa Signorino, presidente di Ravennantica cui si deve il restaturo della colonna. “Nell'ampio programma delle celebrazioni per il 500° anniversario della Battaglia di Ravenna non poteva mancare un intervento di ripristino e piena restituzione della Colonna dei Francesi alla memoria collettiva della nostra città. Il laboratorio di restauro di RavennAntica ha messo ha frutto il proprio sapere per riportare a nuova vita la Colonna. Abbiamo lavorato in stretto contatto con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici  di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini e abbiamo realizzato l'intervento di restauro grazie al sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che più volte in passato ha sostenuto altri interventi sulla Colonna. Noi siamo una città che coltiva con tenacia la memoria storica, tratto della nostra identità sia per l'oggi che per il domani: poiché la Colonna è stata restaurata anche su sollecitazione dei cittadini e grazie all'interessamento dell'Associazione La Colonna, il mio auspicio è che questo luogo torni ad essere frequentato dagli abitanti della nostra città”.

Dopo la benedizione, il vescovo Giuseppe Verucchi ha sottolineato l’importanza della rievocazione storica di guerre, e battaglie affinché, alla luce della loro negatività, si rafforzi il desiderio che non si ripetano più tali eventi. Monsignor Verucchi  ha poi ricordato un fatto legato alla Battaglia, secondo il quale nel corso del saccheggio della città che seguì il combattimento, venne incendiato un crocifisso che, senza alcuna logica spiegazione, si bruciò solo parzialmente. Oggi quel crocefisso,  dopo essere stato conservato nei secoli a San Domenico, è custodito in cattedrale e nel prossimo settembre verrà celebrato con una cerimonia in Duomo.
 
Le iniziative per il 500° della Battaglia proseguono nel pomeriggio, alle 17, la Sala Muratori della Biblioteca Classense con la Lectio magistralis di Giuseppe Galasso su “Ravenna 1512. Una grande battaglia delle guerre d’Italia”, aperta al pubblico. Alle 18, sempre in Classense, nell’Aula Magna, è prevista l'inaugurazione della mostra “I libri delle Battaglie; La Rotta di Ravenna del 1512 e l'arte militare nel Cinquecento nelle collezioni antiche della Biblioteca Classense”, a cura di Claudia Giuliani. L’esposizione è costituita da una molteplicità di opere e raccolte iconografiche di quel contesto storico che documentano l’uso delle prime armi da fuoco e gli effetti e la fama che l'avvenimento bellico della Battaglia di Ravenna ebbe a quell’epoca fra i contemporanei. Tra queste, e di particolare curiosità per le nostre origini,  la testimonianza della nascita del mostro di Ravenna, come reazione della mentalità collettiva alle nefandezze delle Guerre Horrende de Italia, i capolavori tipografici che illustrano le nuove fortificazioni architettoniche allestite per far fronte alle devastanti armi da fuoco sperimentate nella Battaglia di Ravenna, e i trattati scientifici che contengono osservazioni e consigli per curare le ferite inferte dagli archibugi. Cui si aggiungono i rari Poemetti volgari sulla battaglia scritti sulle orme della letteratura cavalleresca e popolare. In occasione dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il volume, edito dall’Istituzione Biblioteca Classense e dalla Libreria Tonini, che contiene la ristampa anastatica dell’opera cinquentesca dell’umanista Marcello Palonio Clades Ravennas, con la traduzione, fino ad oggi inedita,  eseguita a metà del ‘700 dal poeta ravennate Ippolito Gamba Ghiselli.

A conclusione della giornata, al Cinema corso (via Roma) alle 21 la proiezione del film “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi (2001) e del documentario “Scolpire il tempo Il montaggio de Il mestiere delle armi” con un’intervista a Paolo Cottignola, montatore del film e vincitore del David di Donatello 2002, a cura di Fabrizio Varesco e Alberto Achilli.
Le prossime iniziativeLe iniziative per il 500° della Battaglia di Ravenna continueranno sabato con la presentazione del volume La battaglia di Ravenna. Il gran fatto d’arme del 1512 di Sergio Spada edito da Il ponte vecchio alle 17.30 alla Casa Matha;  domenica 15 alle 16.30 al Museo Nazione, con la visita guidata alla collezione di armi e armature, a cura della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici. Altri appuntamenti sono previsti l’11 maggio, con la riproposizione della copia della colonna in Piazza del popolo, e nei mesi successivi fino a ottobre.

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