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Cronaca Cervia

Cervia in Rosa: la tappa del Giro d'Italia sarà dedicata alle donne

L’edizione numero 103 partirà da Budapest (Ungheria) sabato 9 maggio e farà la 13esima tappa il 22 maggio, partendo da Cervia per Monselice

Il Giro d’Italia per la quarta volta nella storia torna a tingere di rosa Cervia. Giovedì 24 ottobre negli studi Rai di Milano è stato presentato il Giro d’Italia 2020 alla presenza di Richard Carapaz, vincitore del Giro d’Italia 2019, di Peter Sagan, tre volte Campione del Mondo in linea e del Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni.

L’edizione numero 103 partirà da Budapest (Ungheria) sabato 9 maggio e farà la 13esima tappa il 22 maggio, partendo da Cervia per Monselice. Cervia dedicherà alle Donne la tappa del Giro d’Italia. Cervia città amica delle donne, da sempre vicina alla sensibilità femminile, ha deciso di portare avanti la “battaglia rosa” in questa partenza 2020. L’emancipazione femminile passa anche attraverso l’utilizzo della bicicletta e alla pratica dello sport. La storia di Cervia e Milano Marittima è legata in modo indissolubile alla bicicletta. Se da piccolo centro di pescatori e salinari si è trasformata in una perla del turismo internazionale lo si deve anche a quei ciclisti che nei primi anni del dopoguerra venivano in bici dall’entroterra in riva al mare per costruire gli alberghi. Località vocata oggi al turismo sostenibile, promuove la bicicletta come mezzo di trasporto ideale per godere delle bellezze del territorio, che si presta a ospitare grandi eventi sportivi legati alle due ruote, tra cui la Gran Fondo o la gara di triathlon Ironman Italy Emilia Romagna, con la frazione bike, e tante altre gare amatoriali. Non è un caso che le piste ciclabili cittadine siano intitolate a campioni scomparsi del ciclismo italiano, tra cui anche le donne Alfonsina Morini Strada (1892-1980) e Michela Fanini (1973-1994).

Il Giro si è fermato a Cervia altre tre volte. La prima risale al 38esimo Giro d’Italia, il 28 maggio 1955 con arrivo in viale 2 giugno tappa Ancona-Cervia vinta da Giuseppe Minardi; il 29 maggio partenza da via Martiri Fantini tappa a cronometro Cervia-Ospedaletto-Ravenna vinta da Pasquale Fornara e secondo Fausto Coppi. La seconda è stata per il 68esimo Giro d’Italia, il 22 maggio 1985 con arrivo sul Lungomare D’Annunzio tappa Vittorio Veneto-Cervia vinta da Franck Hoste; il 23 maggio partenza da Piazza Garibaldi tappa Cervia-Iesi. La terza si è tenuta per l’80esimo Giro d’Italia il 18 maggio 1997 tappa Mestre-Cervia con il circuito cittadino e l’arrivo sul Lungomare D’Annunzio vinta da Mario Cipollini. Quella del 22 maggio Cervia - Monselice sarà una tappa lunga 190 km. Dopo quasi 160 km costantemente in pianura per raggiungere la cittadina euganea si affrontano due impegnative salite dei Colli Euganei: il Passo Roverello 4 km abbastanza pedalabili e quindi il Muro di Calaone con 2 km che in diversi punti toccano il 20%. Segue un'ampia discesa su Este e breve tratto pianeggiante fino all'arrivo.

Il Sindaco Massimo Medri e l’assessore allo sport Michela Brunelli: “Cervia è stata confermata ufficialmente tappa del Giro d’Italia. L’ultima volta che il Giro venne a Cervia ero Sindaco e mi impegnai particolarmente per fare in modo che la nostra città ne facesse parte. Anche questa volta, appena si è presentata l’opportunità, insieme alla Regione Emilia-Romagna e a Destinazione Romagna abbiamo lavorato perché fosse inserita nel percorso. Cervia è città dello sport, eventi come Ironman e altre importanti iniziative sono la testimonianza che da parte delle organizzazioni sportive esiste un forte interesse per la nostra località. Il Giro d’Italia la più grande manifestazione ciclistica riconferma questo interesse e ripaga l’impegno che profondiamo per offrire una città, aperta, stimolante, ospitale e in grado di proporre un sistema ricettivo di servizi e strutture all’avanguardia sia pubblici che privati, per eventi di rilievo internazionale”.

La Cna di Cervia esprime viva soddisfazione per la presenza del Giro d’Italia per tre giorni in Romagna e, in particolare, per la partenza da Cervia: "Si tratta di un’occasione importante di promozione e di valorizzazione del nostro territorio, delle sue peculiarità e bellezze che faranno da sfondo alle immagini televisive e alle fotografie che saranno viste in tutto il mondo. Un altro grande evento sportivo in grado di fare incoming, in un periodo di spalla, che deve contribuire a consolidare Cervia come una meta sport friendly. Come Cna siamo pronti a collaborare con l’Amministrazione per fare del Giro d’Italia un’esperienza indimenticabile per chi verrà a Cervia o per coloro che lo vivranno in televisione - sottolinea il presidente Sauro Bernabei - La Cna si è già fatta promotrice del prodotto sul “turismo bike” con il lancio in anteprima nel mese di luglio 2018 della “Rotta del Sale off road”: un prodotto turistico che unisce territori, esalta l’ambiente, l’artigianato, il saper fare, l’ospitalità e le tradizioni culinarie, creando rete fra i vari attori. Cervia deve caratterizzare la propria offerta turistica sulla “bike off road” per differenziarsi nel panorama delle proposte e perché si integra con la pineta, le Saline e tutti gli ambienti del Parco del Delta del Po. A questo proposito occorre allargare la proposta di percorsi verso l’entroterra e verso Ravenna, partendo dalla Rotta del Sale che può e deve diventare una meta ambita come i grandi “cammini” o percorsi europei. In questo primo anno la mappa interattiva pubblicata sul sito ha registrato più di 4000 visualizzazioni e già diversi gruppi organizzati e molti appassionati si sono cimentati su questo percorso, oltre a nuove idee e proposte che sono nate attorno a questo progetto”.

“I prodotti turistici legati allo sport e al benessere, come il cicloturismo, soprattutto se legati al Parco del Delta – continua ancora il Presidente Cna di Cervia - sono un valore aggiunto per presentarsi sui mercati stranieri, oltre a rappresentare esperienze trasversali che vanno a integrare altri prodotti come il mare. L’artigianato e la piccola impresa propongono sempre più occasioni per portare presenze e pernottamenti sul territorio pensando anche a stagioni diverse da quella classica estiva. E non solo bike, ma anche slow sports, nordick walking, golf, equitazione, sport legati al mare e al vento e la palestra a cielo aperto della pineta possono essere ulteriori proposte per differenziare e qualificare la proposta turistica cervese. Cervia deve ritornare a essere una creatrice e un’anticipatrice delle tendenze turistiche, facendo rete e realizzando sinergie fra le varie realtà economiche ancora troppo chiuse nei propri ambiti”.

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