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Cronaca Cervia

Cervia, alla "Giovanni Pascoli" rinasce un’aula storica con arredi d'epoca

Una città che aveva una percentuale rilevante di analfabeti, con un’economia ancora basata sulla produzione del sale, sull’agricoltura, sulle risorse della pineta, sulla pesca

È stata inaugurato in occasione dell’iniziativa “Scuola Bene Comune”, che si è svolta nell’edificio della Scuola Primaria Giovanni Pascoli ed ha destato subito un grande interesse. Si tratta della ricostruzione dell’ambientazione di un’aula storica con arredi, sussidiari, cartelle, cannette con pennino ad inchiostro, immagini e documenti d’epoca. Il lavoro di ricerca è stato coordinato dalla maestra Maria Grazia Morganti che negli ultimi due anni ha curato la preparazione dell’allestimento dell’aula. All’inaugurazione hanno partecipato la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Cervia 2 Mariapia Metallo e l’assessore alla Scuola del Comune di Cervia Giovanni Grandu. Ha partecipato all’inaugurazione Renato Lombardi fornendo informazione sul periodo storico e sull’edificio scolastico. L’edificio scolastico ospitava allora anche la sede dell’Asilo San Giuseppe, oggi Scuola Materna Alessandrini.

Il lavoro di allestimento dell’aula storica ha tratto impulso dalle iniziative per rievocare il centenario della Scuola Giovanni Pascoli realizzate nel 2013. Da queste iniziative era scaturita anche la stampa del pregevole libro a cura di Leonarda Baldisserri ed Imelde Neri, intitolato “Storia di una scuola”e della mostra "100 anni di scuola, storia e passione". Un periodo storico comprensivo di due eventi bellici e di radicali trasformazioni dal punto di vista sociale, sul piano scolastico e dell’obbligatorietà scolastica. L’edificio stesso della scuola Pascoli, progettato dall’ingegner Gualtiero Balatroni, inaugurato nel 1913, rappresenta la realizzazione di una struttura d’avanguardia dal dl punto di vista scolastico e architettonico. per una città che al censimento del 1911 contava 9.563 abitanti (nell’intero comune), di cui 3.776 del centro e zone litoranee.

Una città che aveva una percentuale rilevante di analfabeti, con un’economia ancora basata sulla produzione del sale, sull’agricoltura, sulle risorse della pineta, sulla pesca. Il turismo era ancora in una fase pionieristica e viveva il primo periodo di sviluppo con la costruzione dei primi villini liberty, dello Stabilimento balneare al termine del Viale Bagni (oggi viale Roma) e con la nascita della “città giardino” di Milano Marittima nel 1912. Fu avveniristica la scelta di dotare la città di una struttura educativa e formativa moderna e all’avanguardia per quanto riguarda l’aspetto pedagogico. La ricostruzione di un’aula storica inaugurata il 29 marzo scorso è stata il frutto di un appassionato lavoro di ricerca e di recupero di testimonianze del passato coordinato da Maria Grazia Morganti.

Con l’aiuto del marito Gabriele Cereda ha effettuato ulteriori ricerche storiche presso l’archivio storico comunale. La figlia Elena Cereda, che è laureata in architettura  e si è appassionata a questo lavoro, ha praticamente progettato la mostra e ha dato importanti suggerimenti. Un esempio di “lavoro di squadra” di una famiglia che ha dedicato ore e ore di tempo libero dal lavoro per allestire la mostra. Si è lavorato tantissimo per raccogliere,  per scansionare tutti i documenti e le fotografie (circa 250), per tenere contatti con le ditte che hanno fatto i lavori, per l’allestimento. Nella raccolta di documenti e materiale è stato fatto riferimento a cittadini cervesi e alle famiglie degli alunni. Un piccolo finanziamento del Consiglio di zona 1 Cervia Centro- Malva Sud è stato di supporto per le stampe, le bacheche e un banco antico. L’amministrazione comunale di Cervia, il cui interlocutore è stato l’assessore Giovanni Grandu, ha collaborato all’iniziativa. Imelde Neri e Gianfranco Zavalloni hanno provveduto a fornire l’alfabetiere, le bandiere, il pallottoliere ed altro materiale d’epoca esposto.

La maestra Michela Luciani ha messo a disposizione un altro banco antico di sua proprietà. Cristina e Paola Batani hanno fatto imbiancare tutto lo spazio a proprie spese. Oltre alla mostra di documenti e fotografie che riguardano l’asilo, la scuola media, ma soprattutto la scuola primaria Pascoli si è pensato anche ad un percorso interattivo per gli studenti per guidarli in modo giocoso nell’osservazione di quanto esposto. Ci sono anche tre bacheche per l’esposizione di quaderni, testi scolastici, pagelle, cartelle, pennini, maschera a gas in  dotazione ai maestri, dischi, carte geografiche. È stato allestito uno spazio dedicato alla proiezione di più di 250 fotografie dal 1920 ai giorni nostri. Abbinato c’è anche un laboratorio di scrittura con pennino, cannetta e inchiostro e si può fare anche di costruzione di alfabetieri. L’inaugurazione dell’aula è stata allo stesso tempo un punto d’arrivo di ricerche precedenti, ma anche, visto l’interesse che l’iniziativa ha suscitato, il punto di partenza per nuove ricerche. Si sono quindi create le premesse per realizzare laboratori didattici interattivi, visite guidate ed anche iniziative estive per turisti, oltre che per cervesi. L’inaugurazione dell’ambientazione di un’aula scolastica storica non mancherà quindi di avere un seguito con finalità culturali e promozionali.
 

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