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Cronaca

Cgil: "Revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini per respingere rigurgiti nazifascisti"

Era previsto fin dal primo annuncio del sindaco che la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, riproposta dal Pd ravennate, avrebbe attirato critiche e approvazioni da ogni parte

Era previsto fin dal primo annuncio del sindaco Michele de Pascale che la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, riproposta lunedì dal Pd ravennate, avrebbe attirato critiche e approvazioni da parte del mondo politico, delle associazioni e, come in questo caso, anche dei sindacati.

"La segreteria provinciale della Cgil condivide e sostiene l’invito del sindaco affinché sia revocata la cittadinanza onoraria a Benito
Mussolini - commenta il segretario generale della Camera del lavoro di Ravenna Costantino Ricci -  La nostra organizzazione concorda con le ragioni espresse dal sindaco. Bisogna contrastare la tendenza in atto nel nostro paese, dove sono sempre più frequenti le manifestazioni di xenofobia, razzismo e di nostalgia del fascismo. La revoca della cittadinanza onoraria al Duce rappresenterebbe un segnale concreto per respingere i rigurgiti nazifascisti che, sempre più spesso, trovano spazio nella società moderna. La Cgil auspica quindi che Ravenna, Medaglia d’oro al valore militare, accolga l’invito del suo primo cittadino e che il Consiglio comunale sostenga in maniera unanime la proposta di ritiro della cittadinanza onoraria a Mussolini. Lo impone una
preoccupante attualità”.

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