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Cronaca

Chiamata pubblica per sbloccare i fondi della Darsena: l'appello del sindaco - VIDEO

Il sindaco Michele de Pascale invita tutti i cittadini a partecipare alla chiamata pubblica per chiedere a Governo e Parlamento di sbloccare i finanziamenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza della Darsena

Il sindaco Michele de Pascale invita tutti i cittadini mercoledì 3 ottobre alle 18.30 a Darsena PopUp a partecipare alla chiamata pubblica per chiedere a Governo e Parlamento di sbloccare i finanziamenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza della Darsena di città, rispettando gli impegni presi il 18 dicembre 2017 attraverso la sottoscrizione con i sindaci delle convenzioni e ristabilendo così la fiducia tra cittadini e istituzioni.   Nell’occasione sarà possibile firmare una petizione che verrà indirizzata a Governo e Parlamento (si può firmare la petizione anche online al link https://www.change.org/p/governo-italiano-fondi-per-la-darsena-e-le-periferie-governo-ripensaci-sblocca-i-finanziamenti).

Il Governo nel decreto Milleproroghe ha bloccato l’erogazione dei fondi per la realizzazione dei progetti del Bando periferie, compreso il progetto "Ravenna in Darsena – il mare in piazza". Per Ravenna si tratta di un finanziamento di circa 12 milioni di euro destinati alla realizzazione di un quartiere moderno, sicuro, inclusivo, partecipato e attrattivo.  

"Investire nelle periferie – dichiara il sindaco de Pascale – significa investire nel futuro delle nostre città e delle comunità. Si tratta di progetti di importanza fondamentale: strutture sportive, contenitori culturali, parchi e tanti altri interventi per la qualità della vita e la sicurezza di intere aree urbane. Nel nostro caso il finanziamento ci serve per dare vita ad un quartiere più bello e vivo. Tanti interventi importanti per la socialità e la vivibilità, per una Darsena collegata e sicura e per un Candiano più pulito: la realizzazione della passeggiata sul lungocanale, il pontile di accesso all’acqua, la riqualificazione di edifici, il prolungamento del sottopasso della stazione, il collegamento con il mare e il trasporto passeggeri, il potenziamento del punto di accesso alla città di Piazza Aldo Moro, il nuovo sistema di videosorveglianza, la realizzazione dell’infrastruttura fognaria. Siamo fiduciosi che nel Governo e nel Parlamento siano presenti sensibilità attente al benessere e alla prosperità delle nostre periferie e dei cittadini che le amano e le vivono ogni giorno. A loro vogliamo rivolgerci per chiedergli di ripensarci e sbloccare fondi indispensabili per tutti i ravennati".

L’appello del sindaco de Pascale è stato già accolto con favore da alcuni dei privati coinvolti nel progetto "Ravenna in Darsena – il mare in piazza". "Si era finalmente tracciato un percorso concreto per la riqualificazione della Darsena di città – dichiara Paolo Monduzzi, presidente di Naviga in Darsena – sostenuto anche da un’azione di Governo che aveva messo a disposizione fondi per importanti opere infrastrutturali e non solo; questo aveva permesso il coinvolgimento dei privati per incentivare lo sviluppo economico del comparto, e fra questi, molti nostri associati che hanno già investito importanti risorse. Il dietrofront del Governo sul Bando periferie e la rottura di questo contratto in maniera immotivata e improvvisa crea un danno, oltre a chi ha investito, all’intera nostra comunità".

"Importanti investimenti – commenta Franco Gardini promotore del progetto di collegamento tra la Darsena e il mare con la motonave Stella Polare – sono stati fatti sapendo di poter contare sull'aiuto finanziario del Governo. Il servizio ha avuto un notevole riscontro mediatico e di partecipazione, alleggerendo il traffico sulle strade, promuovendo uno stile di vita sano ed ecologico e portando riqualificazione in Darsena. Attualmente abbiamo molte richieste per poter continuare il lavoro anche nel periodo invernale. Ribadisco che a fronte del notevole impegno economico sostenuto contavo di aver già ricevuto il contributo promesso".

"È veramente demotivante e sorprendente – commenta Daniele Baldini titolare del progetto AreaT – l’iniziativa di stoppare i benefici che il bando periferie avrebbe prodotto alla nostra città e al comparto Darsena in particolare così bisognoso di entusiasmo e di interventi. Il mio progetto è in uno stato molto avanzato, ma al di là di condurre i lavori di cantiere e di attivare l’iniziativa con le proprie forze, il luogo avrebbe la necessità di un beneficio comune e di attenzioni politiche per la sua serenità e attività. Forse a Roma non se ne preoccupano molto, ma non si fa così".

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