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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castel Bolognese

Castelbolognese, un nuovo progetto per la variante alla via Emilia

Movimento 5 stelle: "La circonvallazione di Castelbolognese non sarà quella impraticabile, sbandierata dagli attuali amministratori. E non sarà accantonata, come qualcuno sperava"

Da tempo il Movimento 5 Stelle di Faenza e dell'Unione della Romagna faentina, insieme agli attivisti di Castelbolognese in movimento, sostiene la necessità di una viabilità alternativa all’attraversamento del centro lungo la via Emilia a Castel Bolognese. "La soluzione di cui si parla da anni, approvata dalla Regione Emilia Romagna e sviluppata da Anas, è stata di recente cassata - spiegano i pentastellati - Abbiamo quindi voluto verificare presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quali possibilità ci fossero ancora per dare una risposta che i concittadini aspettano da 70 anni. Si è tenuto lo scorso 13 febbraio a Roma un confronto fra gli enti coinvolti, incontro che ha permesso di intravvedere uno spiraglio per la realizzazione dell'opera, dopo che il progetto originario era stato giudicato inadeguato e impraticabile economicamente dal Consiglio superiore dei lavori pubblici".

"Ormai è stato detto tutto e il contrario di tutto, a spese di chiarezza e trasparenza - proseguono i politici - Di certo possiamo affermare di essere sempre stati a favore di una viabilità alternativa che decongestioni dal traffico la via Emilia: lo abbiamo palesato più volte e ribadito, quando ci è stato chiesto, durante i lavori della Commissione comunale e tutte le volte che si è presentata l'occasione per dibatterne pubblicamente. Abbiamo evidenziato le palesi criticità, figlie di un progetto preliminare copiato da un altro che aveva ben altre finalità. Abbiamo, quindi, sostenuto il progetto preliminare presentatoci insieme alle statistiche sul traffico e ai preoccupanti dati sanitari, perché riteniamo che la salute, il benessere dei cittadini e soprattutto delle persone che abitano, lavorano e frequentano le zone limitrofe alla via Emilia debbano essere tutelati prima di ogni altra cosa. Il progetto, una volta approvato dalla Regione Emilia Romagna è stato quindi affidato all’ente preposto, ovvero ad Anas, perché lo elaborasse fino allo stato di progetto definitivo. Negli ultimi mesi del 2018 e nei primi del 2019, si sono però moltiplicate le voci che riportavano di un progetto dato già per bocciato dal Governo; si sono delineate nette prese di posizione dei partiti castellani, con il Partito Democratico che ha fatto della realizzazione della variante il primo dei punti del programma con il quale si presenterà alle prossime amministrative, e la Lega, assolutamente contrapposta, che dichiara il progetto della variante da rigettare, in difesa dei terreni che gli agricoltori si sarebbero visti "usurpare". Abbiamo, quindi, acceso l'attenzione dei nostri portavoce e abbiamo incontrato congiuntamente tutte le parti in causa al Mit a Roma: Consiglio superiore lavori pubblici, Direzione generale strade e autostrade e Anas, oltre ai rappresentanti delle varie segreterie particolare e tecnica del Ministro". 

Questo è quanto emerso durante l’incontro al Ministero, spiegano i cinque stelle: "L'opera non è mai stata finanziata (tranne la parte progettuale redatta da Anas e dal Comune di Castel Bolognese, pagata dalla Regione Emilia Romagna per 175mila euro e dal Comune di Castel Bolognese per 10mila euro); il primo progetto presentava notevoli criticità e non è stato approvato, ricevendo parere negativo dal Consiglio superiore dei lavori pubblici; Anas ha già revisionato il progetto basandosi sulle numerose osservazioni tecniche degli enti preposti, diminuendo anche di un 10% i costi, senza però risolvere le criticità tecniche; la discussione che ne è scaturita ha stimolato il Ministero a rivalutare il progetto richiedendo altre modifiche, che tenessero in debita considerazione il nuovo casello autostradale e l’innesto della Casolana. Anas deve presentare in 15 giorni un ulteriore progetto per poi ridiscutere concretamente dell’opera; in ogni caso, fra tempi di progettazione, approvazione, finanziamento e appalto i tempi per l’avvio dei lavori non saranno certamente brevi. Abbiamo recepito un deciso e positivo riscontro sulla disponibilità delle parti coinvolte nel proseguire il lavoro di revisione per arrivare finalmente a realizzare in tempi certi un’opera attesa da 70 anni, con i minori impatti possibili, ambientali e finanziari. La circonvallazione di Castelbolognese non sarà quella impraticabile, sbandierata dagli attuali amministratori. E non sarà accantonata, come qualcuno sperava. Questo grazie a un Ministero che sa valutare nel merito le opere da realizzare e all’interessamento diretto del Movimento 5 stelle".

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