Il 23 giugno Giovanna Gamberini, cittadina riolese da 50 anni, ha compiuto 100 anni. A festeggiare questo importante traguardo assieme ai parenti c'erano anche il sindaco Alfonso Nicolardi e il parroco Don Marino.  Giovanna, nata durante la Prima Guerra Mondiale, ha attraversato il Novecento e vissuto tutti i momenti storici e le trasformazioni che lo hanno contraddistinto: il fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, il voto alle donne. La sua casa, attaccata alla Vena del Gesso, era il “Casino della Rocchetta”, in comune di Tossignano. Qui, assieme a 4 sorelle e a 3 fratelli, di cui uno adottato, ha trascorso la sua infanzia e giovinezza. La sua vita l'ha trascorsa nei campi. D’inverno filava la tela e il mercato e la Messa erano le uniche occasioni sociali. Anche andare a scuola era avventuroso: Giovanna, che ha fatto la terza elementare, per raggiungere la sua classe, doveva percorrere a piedi molti chilometri, su e giù per le colline e attraverso i sentieri del bosco. Passata la Seconda Guerra Mondiale, Giovanna si è sposata, nel 1953, con Giacomo Tronconi ed è andata ad abitare alla Canova di Valsenio. Anche la vita alla Canova è avvenuta in una famiglia patriarcale in quanto, a vivere insieme e a coltivare la terra, erano 4 fratelli, di cui 3 sposati, con mogli e figli. Trasferitasi a Riolo nel 1967, in seguito alla malattia del marito è rimasta vedova nel 1968. Ha lavorato negli alberghi e presso una famiglia per lunghi anni. Persona dolce e gentile, anello forte della famiglia, ha cresciuto le sue figlie, Marisa e Pierangela, con amore, spirito di sacrificio e onestà. Ora vive con la figlia Pierangela, il genero Gianmarco e il nipote Matteo. Ha altri due nipoti, Riccardo e Maria Giovanna. Tutti e tre sono cresciuti con i racconti delle cose di una volta. Da tre anni è anche bisnonna del piccolo Davide. Giovanna è ancora arzilla, vorrebbe sempre lavare i piatti, cucinare e rendersi utile per gli altri, come ha fatto per tutta la vita.