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Cronaca

Con un piede fermo alla provincia e uno nella metropoli: Brunori Sas incanta l'Alighieri

Il cantautore calabrese ha portato il suo tour 'Brunori a Teatro' a Ravenna, dove ha registrato il tutto esaurito alternandosi tra un monologo e una canzone, senza risparmiare riferimenti alla politica

"Se c'è una cosa che non sopporto è la novità: pensate a come possa sentirmi in questi giorni...". Già con la prima frase il cantautore conferma ciò su cui tutti gli spettatori si stavano interrogando: sì, questa sera si parlerà anche di politica. Inizia così il concerto-spettacolo di Brunori Sas, all'anagrafe Dario Brunori, che mercoledì sera ha portato in scena all'Alighieri il suo tour 'Brunori a teatro'. L'Alighieri è pieno in ogni angolo, il concerto ha fatto sold out e fuori dal teatro si affollano giovani e meno giovani alla disperata ricerca di un biglietto.

L'artista calabrese sale sul palco dopo un "monologo a tre" proiettato su un telone tra i tre "Io" del cantante - intelletto, cuore e istinto - e attacca con 'Secondo me', uno dei brani più rappresentativi dell'ultimo album "A casa tutto bene". Nel secondo monologo cita il sociologo Zygmunt Bauman, che gli ha dato l'ispirazione per scrivere il brano 'La vita liquida', e ironizza scoccando la seconda frecciatina al mondo politico. "Pensate che ho scritto la canzone e dopo quattro giorni Bauman è morto. Poi ho anche scritto 'L'uomo nero' ispirandomi a Salvini, ma non è successo nulla...". Subito dopo passa all'analisi del grande dilemma che affligge ogni "terrone", come li definisce lui stesso, che ben rappresenta nel brano 'Lamezia Milano': "Sono con un piede alla provincia ferma agli anni '80 e l'altro nella metropoli che ancora incanta: mi divido tra Calabria e Milano, tra salsiccia e ramen, nell'illusione - forse vana - di rimanere integro".

Poi Brunori tocca un tema molto sentito e particolarmente centrato, vista la data (il giorno prima della Festa della donna): quello della violenza sulle donne, che rappresenta con un monologo commovente e cantando 'Colpo di pistola', una canzone che descrive un omicidio-suicidio dovuto alla fine di un amore. "Perchè la paura, insieme all'amore, muove il mondo": e allora Dario si rimbocca le maniche e scrive 'Canzone contro la paura', "perchè alla fine dai, di che altro vuoi parlare? Che se ti guardi intorno non c'è niente da cantare, solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male". E dal binomio amore-paura il cantautore passa a quello paura-incertezza, "perchè le due cose vanno a braccetto": e quindi imbranca la chitarra e suona 'L'uomo nero', levando lo sguardo al cielo quando le parole "profetiche" trovano un riscontro nell'attualità: "E tu che pensavi che fosse tutta acqua passata, che questa tragica misera storia non si sarebbe più ripetuta, tu che credevi nel progresso e nei sorrisi di Mandela, tu che pensavi che dopo l'inverno sarebbe arrivata una primavera, e invece no".

Prima di avviarsi alla conclusione si sofferma in un "delirio di onnipotenza", come lo definisce lui stesso: "Diciamoci la verità: ma che meraviglie ho scritto? E pensare che i brani più belli non li ho neanche pubblicati, per rispetto nei confronti dei colleghi". Poi però recupera subito la modestia con 'La verità', un brano in cui Dario riesce a guardare dentro se stesso e a vedere le proprie contraddizioni, mostrandole senza timore agli ascoltatori. Per il finale il cantautore conserva due perle storiche, per la gioia dei fan di lunga data: inizia con 'Kurt Cobain' e chiude salutando il pubblico con quello che si potrebbe definire quasi un inno esorcizzante: 'Arrivederci tristezza, oggi mi godo la mia tenerezza'.

La scaletta del concerto

Io, io, io (monologo)
Secondo me
La vita liquida
L'uomo liquido (monologo)
Lamezia-Milano
Canzone contro la paura
Colpo di pistola
Selacofobia (monologo)
Don Abbondio 
L'uomo nero
Oh vita (monologo)
Sabato bestiale
Diego e io
Momenti di quotidiana incertezza (monologo)
Il costume da torero
Come stai
Whatsapp (monologo)
La vigilia di Natale (piano solo)
La verità
La vita pensata (chitarra solo)

Bis:
Kurt Cobain
Arrivederci tristezza

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