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Cronaca Lugo

Sicurezza, anche Lugo pensa ad istituzionalizzazione il controllo di vicinato

Il sindaco Ranalli ha concluso l’incontro rimarcando l’intento dell’amministrazione comunale ad aprirsi nei confronti del comitato cittadino, ipotizzando la via dell’istituzionalizzazione del controllo di vicinato

Si è svolto lunedì nella Sala del Consiglio della Rocca di Lugo un incontro dedicato al tema di controllo del vicinato rivolto ai coordinatori del Comitato controllo di vicinato e ai presidenti delle Consulte di decentramento. All’incontro erano presenti il sindaco di Lugo Davide Ranalli, il sindaco di Massa Lombarda Daniele Bassi, referente per la Sicurezza dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e Paola Neri, comandante del corpo unico di Polizia municipale della Bassa Romagna.

Il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha ricordato il ruolo dei comitati di vicinato, "che non sostituiscono quello delle forze dell’ordine, ma si integrano in un sistema di sicurezza partecipata, dove anche il cittadino può avere un ruolo attivo, attraverso una diffusa rete di solidarietà tra i residenti di una determinata zona, senza alcun tipo di previsione od organizzazione in merito a uscite o giri di perlustrazione. Il controllo di vicinato infatti promuove e stimola la prevenzione relativamente alla sicurezza dei cittadini, attraverso un insieme di piccole attenzioni condivise (nel rispetto della privacy), in modo che i molti occhi dei residenti rappresentino un deterrente per chi vuole compiere furti, fungendo da telecamere viventi, fornendo, così, informazioni utili alle forze dell’ordine".

Il sindaco Daniele Bassi ha ricordato che, in concerto con la Prefettura, "l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna sta lavorando a un patto per la sicurezza all’interno del quale si parla anche del “controllo di vicinato”, ormai esistente in quasi tutto il territorio provinciale". Bassi ha quindi manifestato il proprio desiderio "di ampliare il più possibile la collaborazione tra i tre soggetti coinvolti nel controllo di vicinato (cittadini, istituzioni e forze dell’ordine), che si regge su una forte collaborazione reciproca".

Roberta Bravi, legale rappresentante del Comitato, ha ringraziato l’amministrazione comunale per la disponibilità e ha precisato che "i membri del comitato hanno deciso sin dagli albori di mantenere l’iniziativa completamente autonoma da ogni corrente politica o partito", in quanto si ritiene che “il tema trattato sia di importanza tale da non dover conoscere distinzione alcuna, soprattutto di tipo politico”. La signora Bravi ha quindi illustrato l’operato svolto, dal primo incontro organizzato a San Bernardino a novembre 2015 fino ad oggi; ha spiegato le linee guida che ogni gruppo di controllo di vicinato rispetta, in accordo con le forze dell’ordine e le istituzioni, che gli stessi coordinatori hanno incontrato in diverse occasioni e con cui si sono sempre relazionati.

Il sindaco Ranalli ha concluso l’incontro rimarcando l’intento dell’amministrazione comunale ad aprirsi nei confronti del comitato cittadino, ipotizzando la via dell’istituzionalizzazione del controllo di vicinato, seguendo il nuovo indirizzo del piano espresso dal decreto sicurezza del ministro dell’Interno Marco Minniti: “Il piano prevede una cooperazione rafforzata tra i prefetti e i Comuni, con l’obiettivo di incrementare i servizi di controllo del territorio; in questo senso, sarà rafforzato il potere di emettere ordinanze da parte dei sindaci. La sicurezza urbana va intesa come un grande bene pubblico”.

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