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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mascherine a 50 cent, i farmacisti: "Prezzo insostenibile, andremmo in rimessa"

Si trattava del prezzo di vendita prima dell'emergenza, ma ora i magazzini le rivendono a circa il doppio. I farmacisti di Ravenna: "Devono metterci in condizione di non vendere in rimessa"

Mascherine chirurgiche a 50 centesimi. Tra le novità della Fase Due, annunciata domenica dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, c'è anche quella di calmierare sul prezzo delle mascherine che, a partire dal 4 maggio, a detta del premier dovrebbero essere vendute nelle farmacia a un prezzo intorno a 0,50 centesimi. A stabilire il nuovo prezzo di vendita è un'ordinanza del commissario per l'emergenza Domenico Arcuri, che mira a calmierare i prezzi delle mascherine chirurgiche. Un modo per evitare truffe e speculazioni: ma è un'ipotesi sostenibile per le farmacie?

Quella dei 50 centesimi sembra un'idea inapplicabile, per ora, secondo diversi farmacisti ravennati. "Con le condizioni attuali non è possibile venderle a quel prezzo", affermano dalla Farmacia del Ponte Nuovo. Il prezzo d'acquisto per le farmacie della nostra città intervistate si aggira fra i 92 centesimi e 1,20 euro più iva, una cifra doppia rispetto al prezzo calmierato proposto dal Governo. Appare chiaro che anche l'eliminazione dell'iva ipotizzata dal presidente Conte non sarebbe sufficiente a compensare tale differenza, oltre al fatto che il guadagno per il farmacista sarebbe zero.

"Siamo un po' perplessi - confermano dalla Farmacia Porta Nuova - perché noi compriamo da grossisti di medicinali che ci vendono prodotti affidabili e identificabili, ma a prezzi nettamente superiori ai 50 centesimi". "Noi vendiamo con un ricarico minimo - ci spiega il titolare della Farmacia del Portico - Devono metterci in condizione di non vendere in rimessa". Sulla stessa linea anche i soci della Farmacia Ghigi Dalla Valle: "50 centesimi era più o meno il prezzo delle mascherine prima del Coronavirus. Da allora le cose sono cambiate parecchio. Ora noi le paghiamo più del doppio".

Mentre si attendono ulteriori informazioni dal Governo sulle modalità per compensare questa differenza tra prezzo d'aquisto delle farmacie e prezzo di rivendita agli utenti, emerge un altro dato interessante: le farmacie intervistate ricevono praticamente tutti i giorni mail o telefonate di rivenditori che propongono mascherine a cifre convenienti ma di qualità non certificata. "Tanti grossisti fanno offerte con prezzi vantaggiosi, ma una volta dimostrato il nostro interesse quel prezzo finiva per aumentare", ci dicono dalla Farmacia Porta Nuova.

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