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Cronaca Cervia

Coronavirus e asili chiusi: a Cervia un aiuto alle famiglie e alle strutture

Nello specifico l'amministrazione ha proposto a tutti i gestori di servizi per bambini da 0 a 3 anni e di scuole dell’infanzia di non emettere fatture

L’amministrazione comunale di Cervia ha avviato un confronto con tutti i gestori di servizi educativi 0-6 anni presenti nel territorio comunale per andare incontro economicamente alle famiglie e ai gestori dei servizi educativi privati. Da una parte si vuole dare un aiuto alle famiglie, affinché su di esse non gravino rette per servizi educativi e scolastici non fruiti, dall’altra ai lavoratori e alla sopravvivenza delle imprese, non sostituendo comunque in nessun caso gli aiuti statali e regionali.

Nello specifico l'amministrazione ha proposto a tutti i gestori di servizi per bambini da 0 a 3 anni e di scuole dell’infanzia di non emettere fatture o note di pagamento per le mensilità di sospensione dell’attività educativa e scolastica e di attivare le previste misure di sostegno per i propri dipendenti (ammortizzatori sociali) in relazione alla chiusura di nidi e scuole. Inoltre ha assunto l'impegno di provare a sostenere i servizi educativi e scolastici che si troverebbero in difficoltà nel garantire la continuità del servizio, non richiedendo alle famiglie il pagamento delle rette.

Pertanto per i servizi convenzionati e per quelli aderenti alla Federazione Italiana Scuole Materne (per la fascia d’età 0-3 e per quella 0-6) sono stati adottati diversi provvedimenti. Per i nidi convenzionati per la fruizione dei "Buoni nido" è stata disposta la ridefinizione del corrispettivo mensile a titolo di integrazione rette così determinato: un riconoscimento del 35% della retta fissa comunicata all'avvio del corrente anno scolastico, ai fini del convenzionamento, da ciascun servizio educativo (decurtata della quota pasto qualora la retta sia onnicomprensiva) che avrebbero dovuto corrispondere le famiglie.

Per i servizi aderenti alla Federazione Italiana Scuole Materne ed infanzia paritaria non convenzionata è stato disposto un contributo pari ad 80 euro a bambino iscritto alle sezioni primavera aderenti alle scuole dell’infanzia, e un contributo pari a 60 euro a bambino iscritto per le scuole dell’infanzia, per le mensilità di completa sospensione dell’attività, in luogo delle rette che le famiglie avrebbero dovuto corrispondere. I contributi sono riconosciuti solo per le mensilità di totale chiusura dei servizi e hanno termine al 30 maggio, in considerazione di una probabile riapertura dai primi di giugno. In caso contrario, si provvederà ad una rivalutazione della situazione e della proroga del sostegno, comunque al massimo fino al 30 giugno.

I gestori privati si impegnano a non richiedere alle famiglie nessun pagamento di rette per le mensilità per il periodo di sospensione totale dei servizi e in caso di avvenuto pagamento di provvedere alla restituzione;  a chiedere gli ammortizzatori sociali per i lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l'attività e provvedere, nel caso di non utilizzo degli ammortizzatori sociali, al pagamento dell'intera
retribuzione al proprio personale relativa al periodo 1 marzo 30 maggio.

I contributi sono una parziale copertura delle mancate entrate da rette e sono “a fondo perduto”, come sostegno all'attività dei nidi e scuole che concorrono all'esistenza e all'operatività del sistema integrato dei servizi per bambini da 0 a 6 anni. Le risorse complessive destinate per il periodo marzo-maggio sono 59.500 euro di cui 39.500 contributi regionali.

"L’amministrazione comunale ha interesse a sostenere la gestione di questi servizi per il mantenimento di un’offerta educativa il più ampia possibile, preservando anche le famiglie dal pagamento delle rette in un momento estremamente critico - afferma l’assessore Michela Brunelli -. Inoltre ritiene indispensabile, in un momento così delicato sotto tanti punti di vista, della salute, della tenuta dei bilanci familiari, dell’equilibrio e del benessere sociale, non gravare ulteriormente chi usufruisce dei servizi educativi. E’ nell’interesse dell’Amministrazione far sì che le famiglie dei bambini frequentanti i servizi comunali a gestione diretta, privata convenzionata e non convenzionata, dell’intero territorio, possano godere delle stesse condizioni, non pagando prestazioni di cui non hanno potuto usufruire. Un ringraziamento ai gestori per la positiva collaborazione, abbiamo lavorato insieme per sostenere i servizi e fare in modo che siano pronti per l'apertura".

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