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Cronaca Faenza

Coronavirus, i sindacati: "L'azienda riconosca l'anticipo della cassa integrazione"

"Significa che i lavoratori collocati in cassa integrazione a partire dal 17 di aprile dovranno attendere il pagamento da parte dell'Inps, dell'indennità di cassa integrazione, per le rimanenti 5 settimane"

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil della provincia di Ravenna hanno sottoscritto, lo scorso 20 marzo, con la direzione aziendale della Prati srl, avente sede a Faenza, un accordo di cassa integrazione – Covid 19 della durata di nove settimane, che ha previsto l'anticipo per la prima parte del periodo. Secondo l’accordo i sindacati, Direzione aziendale e Confindustria si sarebbero incontrati entro il 10 aprile per fare il punto della situazione e valutare se l'azienda fosse o meno nelle condizioni di continuare a corrispondere l'anticipo.

"L’incontro è avvenuto giovedì e, in tale occasione, l'azienda ha annunciato di aver deciso di non corrispondere l'anticipo del trattamento di integrazione salariale - denunciano i sindacati - Significa che i lavoratori collocati in cassa integrazione a partire dal 17 di aprile dovranno attendere il pagamento da parte dell'Inps, dell'indennità di cassa integrazione, per le rimanenti 5 settimane previste dall'accordo, con tempi che al momento nessuno è in grado di stabilire. Con molta sorpresa e disappunto, l'azienda ha giustificato tale scelta con i pochi introiti registrati nel mese di marzo, a fronte dei numerosi impegni in scadenza sul versante dei pagamenti. Abbiamo fatto notare all'azienda che tale motivazione non era per noi accettabile. Questo per diverse ragioni. In primo luogo, Prati srl ha continuato gran parte delle proprie attività anche in mancanza dei famosi codici Ateco. Ha esercitato le prerogative di azienda funzionale alla continuità di alcune filiere produttive ritenute necessarie dal Dcpm del 22 marzo. Questo le ha permesso di non interrompere tutte le attività e di continuare a produrre fatturato".

"Evidenziamo inoltre che l'azienda – aggiungono i sindacati - non ha ancora riconosciuto i 100 euro a ogni lavoratore previsti dal decreto Cura Italia, ma anche in questo caso la Prati srl ha facoltà di farlo in un secondo momento. Inoltre, è ben noto che il Governo sta perfezionando un decreto con il quale metterà a disposizione delle aziende un enorme quantitativo di liquidità che ci auguriamo serva per contrastare gli effetti di una pandemia che dal punto di vista economico sta producendo effetti disastrosi. Facciamo inoltre un ultimo rilievo. L'azienda ha speso risorse per una copertura assicurativa a favore dei dipendenti nel caso di contagio da Covid 19. Si tratta di una lodevole iniziativa, tuttavia compromessa dal fatto che i lavoratori sono venuti al corrente di tale copertura non dall'azienda, bensì dai social network e da alcuni siti di informazione. Ad oggi però ci risulta che non sia ancora stata fornita alcuna comunicazione ufficiale ai lavoratori. Ci auguriamo inoltre che l’azienda in futuro tenga atteggiamenti maggiormente rispettosi, nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, che in alcuni momenti della trattativa sono venuti a mancare. Fim, Fiom e Uilm si sono sempre sforzati di mantenere buone relazioni sindacali con le aziende e le associazioni che le rappresentano e siamo convinti che ciò vada ancora più perseguito in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo".

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