rotate-mobile
Cronaca

Coronavirus, quasi due milioni di domande per ottenere il bonus Inps

Dopo i problemi riscontrati da molti utenti nell'accesso al sito Inps nel primo giorno di richieste del bonus di 600 euro, alle 16 di giovedì sono quasi due milioni - 1.996.670 - le domande pervenute

Dopo i problemi riscontrati da molti utenti nell'accesso al sito Inps nel primo giorno di richieste del bonus di 600 euro, alle 16 di giovedì sono quasi due milioni - 1.996.670 - le domande pervenute telematicamente all'Inps relative alle prestazioni previste dal decreto 'Cura Italia', per 4.448.630 beneficiari.

Di queste, 1.660.000 fanno riferimento al bonus da 600 euro, 181.683 al congedo parentale, 14.047 al bonus baby sitting, 86.140 domande per 1.661.200 beneficiari (1.337.700 pagamenti a conguaglio e 323.500 pagamenti diretti) alla Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), mentre sono 54.800 le domande per 931.700 beneficiari (438.000 pagamenti a conguaglio e 493.700 pagamenti diretti) relative all'assegno ordinario.

La critica di Confesercenti

"Mi piacerebbe affermare senza essere smentito che in qualsiasi oaese civile c’è un patto fra cittadini e Stato. Pago le tasse e ho diritto a servizi. Dobbiamo rispettare regole, abbiamo diritti e doveri. Lo Stato deve aiutare ed educare insegnando questi principi ai cittadini - commenta Graziano Gozi, direttore provinciale di Confesercenti - In tempi di Coronavirus, il Governo ha deciso che gran parte delle attività commerciali, bar e ristoranti dovevano essere chiusi. I titolari delle attività, disciplinatamente, hanno rispettato questa indicazione. Non è stato necessario presentare una domanda per chiudere. Anzi, se aprivi il negozio eri sanzionato. Mi chiedo perché, allora, quegli stessi titolari d’impresa devono procurarsi dei codici e precipitarsi nel sito dell’Inps per ottenere 600 euro. Governo e Inps, fra l’altro, si affannano a dire che non occorre preoccuparsi perché le risorse saranno disponibili per tutti. Lo spettacolo di questi giorni è desolante. Se i 600 euro sono un diritto, vanno erogati e basta. Senza fare nessuna domanda ma accreditandoli direttamente. Viviamo l’epoca della fattura elettronica, dello scontrino elettronico, dei controlli incrociati fra tutti gli enti in una logica di “sorveglianza” nei confronti delle imprese. Uno Stato “amico”, che ti vuole stare vicino, avrebbe detto “dammi il tuo conto corrente e al più presto riceverai i 600 euro”. Perché se le imprese hanno un diritto, per esercitarlo non dovrebbero fare nessuna richiesta. Siamo soffocati dalla burocrazia e non semplifichiamo mai niente, nemmeno in queste occasioni".

A chi spetta il bonus

L’indennità è prevista in favore di: liberi professionisti titolari di partita iva attiva al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa attivo al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie (sono compresi anche gli iscritti alla gestione autonomi commercianti oltre che alla previdenza integrativa obbligatoria presso l’Enasarco); lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che non siano titolari di pensione diretta e non abbiano rapporti di lavoro al 17 marzo 2020; lavoratori del settore agricolo purché abbiano svolto nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo e non siano titolari di pensione diretta; lavoratori dello spettacolo non titolari di trattamento pensionistico diretto, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 allo stesso Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, corrispondenti a un reddito non superiore a 50.000 euro.

Come richiederlo

La domanda per ottenere il bonus potrà essere presentata a partire dal 1 aprile esclusivamente per via telematica, avvalendosi di una delle seguenti modalità: collegandosi con il sito dell’Istituto e utilizzando l’apposito servizio, cliccando sul banner dedicato presente sulla Home page. Per questa prestazione è previsto l’utilizzo del pin semplificato. La domanda di bonus può essere fatta anche con Spid, Cie, Cns; tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell'utenza chiamante); tramite i Patronati, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, quasi due milioni di domande per ottenere il bonus Inps

RavennaToday è in caricamento