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Cronaca

Tamponi a chi arriva dall'estero e ai lavoratori della logistica: la nuova ordinanza

Infine per le visite ai parenti negli ospedali, nelle case di riposo e nelle residenze disabili diventa obbligatoria un'autocertificazione che dovrà attestare di non essere in quarantena

Per fermare i nuovi focolai di Covid-19 l'Emilia-Romagna interviene anche sugli arrivi dall'estero. Ai cittadini che rientrano dai paesi extra Ue (ovviamente non quelli da cui l'accesso è stato bloccato dal Governo), infatti, verrà fatto il tampone. L'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini ha annunciato, in diretta Facebook, la nuova ordinanza regionale che tratterà quattro punti principali e che verrà firmata nella serata di lunedì dal presidente Stefano Bonaccini: i cittadini che rientrano in Emilia-Romagna dai Paesi extra Unione Europe, i focolai famigliari, i lavoratori della logistica e della macellazione delle carni, le strutture per anziani e disabili. 

"Per chi rientra dai Paesi Extra Ue non ci accontentiamo più dell'isolamento fiduciario: faremo a tutti un tampone all'arrivo nella nostra regione e dopo sette giorni, per non rischiare falsi negativi - spiega Donini - Per noi è fondamentale sapere chi arriva in Emilia-Romagna per verificare che non sia positivo al Covid-19. L'ordinanza stringerà le maglie anche per quanto riguarda i contagi tra famigliari, che "non sono la maggioranza ma non vanno sottovalutati - aggiunge l'assessore - E' necessario limitare i focolai domestici: in caso di una persona positiva al Coronavirus, se non riscontreremo l'adeguatezza delle condizioni logistiche dell'abitazione la persona positiva verrà trasferita in un albergo" dove rimanere per il periodo della quarantena.

Il terzo elemento è anche "una sfida contro il tempo per contrastare i focolai che si sono verificati nei settori della logistica e della macellazione delle carni: faremo i tamponi a questi lavoratori - spiega Donini - Da qui al 1 agosto faremo i tamponi a tutti i lavoratori del settore: si tratta di una popolazione superiore ai 70mila lavoratori, i datori di lavoro avranno l'obbligo di collaborare all'attività di screening sui lavoratori e devono fornire gli elenchi dei lavoratori. I costi saranno a carico del servizio sanitario, ma chiediamo che ci mettano in condizione di fare i test entro il primo agosto".

Infine "attenzione alta" per le visite ai parenti negli ospedali, nelle case di riposo e nelle residenze disabili: diventa obbligatoria una autocertificazione, con le conseguenze anche penali del caso, per chi visita un parente, che dovrà attestare di non essere in quarantena. Per il resto, Donini commenta favorevolmente la giornata di tregua sul fronte dei contagi: "Per fortuna un po' di respiro". Ma di qui in avanti "ci saranno giornate come queste molto confortanti e giornate in cui emergeranno più positivi". In ogni caso, sottolinea, "sono lontani i giorni in cui piangevamo tante vittime, i reparti erano presi d'assalto e rischiavamo la saturazione delle terapie intensiva. Ma il virus circola ancora e allora va intensificata l'attività di contact tracing".

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