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Cronaca Faenza

"Così noi gay veniamo torturati in Cecenia": un incontro del gruppo Giovani Lgbt+

"In Russia, e specialmente in Cecenia, ogni giorno ragazzi omosessuali vengono rinchiusi, torturati e spesso uccisi in quelli che altro non sono che campi di concentramento"

Il gruppo Giovani Lgbt+ di Faenza - nato a ottobre a partire da un episodio di omofobia che riguardò due ragazzi di Faenza, che ricevettero insulti e sputi perchè si tenevano per mano in strada - continua a organizzare iniziative sul tema dei diritti e delle tematiche Lgbt+. Mercoledì 29 alle 21, nella sede del Rione Verde in via Cavour, si svolge "Così noi gay veniamo torturati in Cecenia", "la prima conferenza in Emilia Romagna sulla vita delle persone Lgbt+ nel mondo russo e specialmente in Cecenia, dove tutti i giorni ragazzi omosessuali vengono rinchiusi, torturati e, nel peggiore dei casi, uccisi in quelli che altro non sono che campi di concentramento - spiegano dal gruppo - In un paese in cui il portavoce del presidente Kadirov afferma che "I gay non esistono. Se esistessero, ci penserebbero i loro familiari a mandarli là da dove non si torna", capiamo come tutto questo possa essere possibile".

A parlare dell'argomento sarà Riccardo Amati, giornalista de L'Espresso e di Lettera43. "Il giornalista - conclude il comitato - condividerà  le cifre e le testimonianze sulle torture e le uccisioni di omosessuali e presunti tali, l'origine dell’omofobia omicida in Cecenia, l’indifferenza di Mosca e le relazioni pericolose con il dittatore ceceno Kadirov e il “putinismo” tra grande politica, utilizzo di tradizione-religione e tendenze totalitarie".

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