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Cronaca

Recupero della Costa Concordia: la grande impresa in un convegno nazionale

Il convegno è rivolto prevalentemente agli ingegneri, e fornisce 8 crediti professionali; l’iscrizione on line scade giovedì, e ad oggi sono già registrati oltre 500 iscritti, provenienti da ogni parte d’Italia.

Un teatro per raccontare una grande impresa di mare e di ingegneria. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ravenna organizza per l’intera giornata di venerdì, al teatro Alighieri di Ravenna, il convegno sul tema “Le opere di ingegneria nel recupero della Costa Concordia: incontro con i protagonisti”. A circa quattro mesi dal recupero del relitto della nave, l’intento dell’incontro è quello di raccontare una serie di aspetti che sono stati nascosti dalle cronache, facendo parlare tutti i principali protagonisti della complessa e spettacolare azione, seguita dai media di tutto il mondo.

Un intervento di portata straordinaria: mai era stata rimossa, in passato, una nave di queste dimensioni e in una situazione tanto critica. Il convegno intende anche evidenziare il fatto che buona parte del lavoro di ingegneria necessario all’esito positivo dell’operazione è stato un lavoro di team, svolto da imprese e professionisti ravennati e romagnoli. “E’ stata una grande sfida, accettata dall’imprenditoria  dall’ingegneria italiana, e portata a termine conseguendo un successo di livello mondiale - . sottolinea Emma Garelli, presidente provinciale dell’Ordine degli Ingegneri -. Una grande impresa che può dare forza non solo al nostro settore, ma anche a tutto il Paese, soprattutto in un momento come questo in cui serpeggia un certo senso di sfiducia nel sistema-Italia. L’operazione di recupero è stata il risultato di un project management che ha aggregato società e consulenti: tutti hanno lavorato assieme, concorrendo all’esito positivo”.

Prima fra tutte la Micoperi srl, l’impresa ravennate che si è aggiudicata la gara per i lavori di recupero grazie al progetto denominato “Parbuckling”. Silvio Bartolotti, presidente e amministratore delegato dell’azienda, sarà pertanto il relatore d’apertura del convegno (dopo i saluti introduttivi delle autorità), e metterà particolarmente in evidenza le modalità con cui l’idea proposta dall’impresa è riuscita a vincere la concorrenza dei progetti americani che pure concorrevano al bando per il recupero della Costa Concordia. Una proposta che si è basata sull’esperienza pluriennale di Micoperi legata all’off shore, e che ha permesso l’impegno di eccellenze e professionalità nostrane: dagli studi di ingegneria che hanno messo a punto l’intervento (i progettisti saranno presenti al convegno per raccontare i dettagli dell’operazione) fino allo staff operativo di una quarantina di persone, che è stato impegnato durante le operazioni in mare che hanno portato al sollevamento della nave dal fondale dell’isola del Giglio.

“E’ stata un’avventura in cui la Micoperi si è buttata nella consapevolezza che servisse una realtà italiana per raggiungere l’obiettivo – spiega Bartolotti -. Siamo stati bravi a lavorare con concentrazione, 24 ore su 24, per due anni abbondanti: e non nego che quando finalmente la nave si è sollevata, anche molti degli ingegneri si sono commossi fino alle lacrime”. Nel corso della giornata verranno anche mostrati un video inedito della Micoperi che riassume le fasi salienti dell’operazione, e un centinaio di foto della fotografa bolognese Serena Galvani – concesse gratuitamente in occasione del convegno – scattate dal Giglio nell’arco dei due anni. Il convegno è rivolto prevalentemente agli ingegneri, e fornisce 8 crediti professionali; l’iscrizione on line scade giovedì, e ad oggi sono già registrati oltre 500 iscritti, provenienti da ogni parte d’Italia.

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