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Cronaca Cotignola

Cotignola ricorda don Casadio al 15esimo anno dalla scomparsa

Cotognola ha celebrato venerdì il 15° anniversario della scomparsa di don Stefano Casadio.

Cotognola ha celebrato venerdì il 15° anniversario della scomparsa di don Stefano Casadio. Dopo la messa di suffragio celebrata dal vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana Mario Toso, il prefetto di Ravenna Francesco Russo e il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari si sono recati alla scuola media “Luigi Varoli”. Qui i ragazzi hanno letto alcune delle testimonianze da loro raccolte intervistando genitori, nonni e parenti, dalle quali è emersa la figura di un parroco dalla parte dei più giovani, capace di costruire grandi cose e anche di alzare la voce quando necessario per il bene dei ragazzi.

“Oggi siamo qui per celebrare un uomo, un sacerdote, che ha dedicato la propria vita agli altri e soprattutto ai giovani - ha ricordato il sindaco Luca Piovaccari -. Don Stefano ha arricchito la vita di tanti ragazzi non solo di Cotignola, come testimonia il lavoro fatto a Macaé in Brasile”.

“Il prefetto rappresenta lo Stato nel territorio di sua competenza, ma lo Stato siete tutti voi - ha dichiarato Francesco Russo rivolgendosi ai ragazzi -, e vi sono persone che hanno dedicato la propria vita all'assistenza degli altri”.

“Dobbiamo dare ai ragazzi delle speranze, oltre agli aiuti concreti, affinché possano essere protagonisti delle nostre comunità”, ha sottolineato la dirigente scolastica Giuseppina Di Massa.

Giulia, pronipote di don Stefano, ha spiegato che la famiglia “sta raccogliendo testimonianze di coloro che possono raccontare l'importanza di una persona che come uomo, oltre che come sacerdote, è riuscito a lasciare tracce indelebili in tutti coloro che lo hanno incontrato”.

Al termine dell’incontro è stata scoperta l'opera dell’artista Enzo Babini, donata all’istituto comprensivo di Cotignola (che è stato intitolato a don Stefano nel 2006) a nome degli Amici del cenacolo. L’opera consiste in due medaglie di terracotta: una raffigurante l’immagine evolutiva dell’architettura di Cotignola; nell’altra è rappresentato il martirio di Santo Stefano, primo martire cristiano e patrono di Cotignola. Enzo Babini aiutò don Stefano a realizzare la scuola di ceramica di Macaé, recandosi personalmente in Brasile per diverse settimane per insegnare l'arte ceramica.

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